NIENTE CITAZIONE CHE MI SONO ROTTO IL CAZZO
Brutti pezzi di merda ingiacchettati e incravattati abbronzati come il biondino di Laguna blu sfoderano la loro solita indifferenza per quel coglione con il contratto a supertermine che non sa che fare della propria vita. Il coglione ovvio sarei io. Le mie colleghe frustrate da mariti penimosci, come li definiscono loro, mi accolgono invece con un simpatico sguardo che mima dietro ad occhi insoddisfatti il suo disappunto. Ecco tornato il coglione.
Cerco di ricordarmi nel più breve tempo possibile in cosa consista il mio lavoro in questo ufficio. Allora Luca devi pensare, in cosa sei laureato, che studi hai fatto. Ma merda tu non sei laureato, non hai mai studiato un cazzo nella tua vita. Perchè ti avranno assunto qui poi. Certo perchè sei una gran faccia da culo. Le tipe mi sommergono di noiose questioni finto amministrative e mi ricordo quello per cui sono pagato. In parte. Comunicare è vivere. Lo leggo sul muro di fronte.
Ho tre colleghe che lavorano con me nello stesso ufficio 3x2. Anni: 31, 35, 37. Premetto che nessuna è passabile di capatina nel bagno durante la pausa pranzo. Oddio in tempi di assoluta astinenza con quella di 35 ci ho fatti tanti pensieri ma lei deve aver intercettato il mio sguardo "ti sbatto al muro" e ha lanciato il suo "scordatelo, idiota!". Comunque due sono sposate e una in procinto di. Ovvio che la peggio è quella in procinto di, quella degli sguardi, la 35. Fidanzata ufficiale, dice lei, con un coglione di commercialista già divorziato e con mostro a carico. Le tre tizie mi chiedono subito se sono ancora fidanzato anche io. Siete andati in vacanza insieme vero? Visto che mi annoio da dio decido di confessarmi con loro e gli racconto un pò di cose. Loro si vorrebbero comportare come tre zie che danno consigli fidati al loro nipotino preferito. Invece sono solo zitelle acide bavose in cerca dei dettagli più succosi e scabrosi. Gli racconto di una superlite avuta con la mia attuale, nella quale volendo fare il geloso della situazione, cosa che mi riesce pochissimo, le ho scagliato l'autoradio in mezzo a sterpaglie orticanti. Lei in lacrime è andata a riprenderla e si è graffiata con le odiose erbe, io ho assistito alla scena incazzato fumando 150 sigarette in tre secondi appoggiato alla portiera della macchina. Le mie tre zie mi guardano e in coro gridano: "che stronzo!" Ma stronzo di che dico io. Queste non capiscono un cazzo penso io. E 35 dice: "beh e poi lei ti ha mollato spero". Ah brutta maiala lo speri per recepire il mio sguardo. Dico io: "assolutamente no." Lo pronuncio con aria strafottente quanto basta. E lei: "Ma come scusa, ti sei comportato proprio come uno stronzo". Ma quale stronzo, non sai mica il motivo per cui mi sono incazzato tanto. Subito a giudicare i penedotati voi, trentenni insoddisfatte che non siete altro, tutte e tre. E aggiungo che alla fine abbiamo pure fatto un gran sesso in macchina, che si abbiamo litigato, ci stavamo per picchiare, lei ha fatto un pò la troia e io ho fatto lo stronzo, ma adesso quello appagato sono io. Loro sconcertate da cotanta mostra di testosterone fingono di tornare alle loro occupazioni. Per tutto il pomeriggio ho percepito strane vibrazioni dalla baffidotata 31 e potenti sguardi dalla culoflaccido 37. La 35 ancora non mi calcola. Ora mie care è vera la storia che le donne vogliono stare solo con gli stronzi?