CAPACITA' DI APPRENDIMENTO
L'anno scorso ho passato più di un mese sola con Paolo e Carlo. Ci siamo divertiti, con la città mezza vuota, il caldo, i temporali, le cene, la gente, la tv, Luca che veniva qui ogni due per tre più di ora. Mi ricordo tutte le estati in cui ho abitato qui ma quella dell'anno scorso mi sembra di averla vissuta cent'anni fa. Mi sembra la migliore ma la più lontana. E pagherei con qualsiasi cosa la possibilità di fare ancora una volta una colazione con il caldo di luglio sul balcone con Carlo. La possibilità di andare a mangiare una granita con lui al castello sforzesco, di stendere e piegare insieme le lenzuola. Pagherei con tutto quello che ho per non sentire più la necessità di averlo vicino, per non sperare ogni volta che suona il telefono o che suonano alla porta che sia lui e che sia tornato. Pagherei per non andare più ogni mattina in camera di Paolo e guardare quel letto vuoto che non viene usato ormai da mesi. Per dimenticare la speranza che ho avuto per troppo tempo che potesse tornare, che fosse solo una cosa passeggera. Pagherei per gioire anche io quando lui mi dice che è felice, per cancellare l'immensa rabbia che ho addosso da quando è andato via in due giorni, il pensiero che 4 anni di vita insieme siano stati cancellati da un click su un computer che prenota un biglietto che cambia la vita. Pagherei per credere alle parole che la gente che mi vuole bene mi ha detto in questi mesi. Per non dire sempre "si hai ragione ma comunque", per togliere quel ma che mi porta sempre a dire ma comunque lui non vive più qui. E nessuna parola o nessuna prospettiva nuova è riuscita a togliere il finale di questa frase. E vorrei solo avere addosso la sensazione che ho avuto l'estate di due anni fa, quando io e Tyler abbiamo passato un mese isolati nel sud della Germania,in mezzo alla foresta nera. Quando una mattina alle 7 abbiamo sentito il clacson della macchina di Paolo e affacciandomi alla finestra ho visto Carlo spuntare dalla macchina. Quando anche per lui era impensabile passare più di un mese senza vederci. Vorrei che fosse così anche adesso oppure vorrei che non lo fosse mai stato. Vorrei imparare a stare più sola senza dover avere sempre il suo pensiero vicino, perchè nonostante mesi di lontananza ancora non lo so fare e lui invece ha imparato a farlo in due ore. Tanto quanto dura il viaggio in aereo.
5 Comments:
Ciao Giulia,
non credo che Carlo soffra meno di te per questo, Carlo ti prego non me ne volere ma si vede quanto siete attaccati.
E' che lui è un maschio e tu una femmina, e una delle inevitabili differenze che abbiamo è che noi maschi moriamo dentro in silenzio piuttosto che farlo vedere a chi vogliamo bene, noi , magari non tutti allo stesso modo ,non lo facciamo trasparire...più di tanto..
Non credo gli siano bastate solo due ore ed un click, ma se gli vuoi bene, capendo tu quanto era importante andare via per lui, certo lo comprenderai e gli vorrai ancora più bene.
ciao ciao a tutti
Franalemax
By Anonimo, at mer ago 02, 11:36:00 AM 2006
non fare così ti prego.
Non ho capito bene cos'è successo ma a volte il nostro amico non ha la sensibilità giusta per dire certe cose. Oppure è troppo vicino a se stesso per capire che va usata. Ma io sono sicuro che non è come hai scritto tu. Che un biglietto cambia la vita è vero ma che ci si dimentichi di certe cose non credo proprio.
E' solo che si cambia, si va avanti e spesso nel farlo non si considerano le persone che ci stanno vicino. Non perchè ce le dimentichiamo ma perchè è anche giusto così, perchè abbiamo bisogno di essere egoisti a volte.
Non vuol dire che lui abbia scordato tutto, solo che va avanti anche con la forza e i ricordi che quella vita insieme gli hanno regalato.
By Anonimo, at mer ago 02, 04:09:00 PM 2006
luca ti spiace accendere il telefono che ti devo parlare un attimo.
By Anonimo, at mer ago 02, 05:29:00 PM 2006
dieci minuti che finisco di lavorare, esco dall'ufficio e poi possiamo parlare anche per due giorni.
By Anonimo, at mer ago 02, 05:36:00 PM 2006
in parte sono d'accordo con quello che ha scritto Giulia. In parte credo sia stato dettato da un momento di nervi e incazzatura per cui non ci crede fino in fondo neanche lei. In parte qualsiasi parola useremo non servirà a nulla. In parte vorrei dire non è vero ma sinceramente non è che me la sento tanto.
By Anonimo, at mer ago 02, 07:30:00 PM 2006
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