5coinquilini

mercoledì, marzo 29, 2006

RITRATTO DI FAMIGLIA 2

Belli vero?
E devo dire che ci assomigliano anche abbastanza.
Tyler è quello che ne esce meglio, come sempre del resto. Nell'altro disegno che avevamo fatto era uscito un pò male però questa volta mostra tutto il suo splendore.
Sara non è soddisfatta, purtroppo non siamo riusciti a trovare dei capelli che assomigliassero ai suoi fantastici ricci perciò si è dovuta accontentare dell'effetto mosso. L'architetto è uguale, fà quasi impressione. Beh su Carlo niente da dire, il disegno non rende per niente tutto il suo fascino. Io mi ritengo abbastanza soddisfatta anche se la scelta del bicchiere non è stata una mia idea ma visto l'andazzo degli ultimi tempi mi è stato imposto come mio personale segno di distinzione.
Ed eccoli qui i due infiltrati preferiti dalla casa. Anche se John non vive più con noi ci sentiamo di dire che è un pezzo molto importante della nostra casa e il Vanza vabbè non lo spieghiamo neanche. Sull'americano direi che il disegno non rende giustizia a tutta la sua bellezza e su quello del Vanza direi che gliene regala anche troppa. La spada laser è una scelta autonoma di John che ha sempre desiderato possederne una. La maglietta degli AC/DC (come spiegato nella storia del pastorello) è un segno inconfondibile del citazionista.



martedì, marzo 28, 2006

VANZA CHIAMA LA CITAZIONE RISPONDE

Buongiorno a tutti.
Tolto dalla posizione di infiltrato e ladro di password mi accingo a curare la mia prima rubrica. Potrei iniziare con una delle mie citazioni preferite o quei due o tre autori che cito in continuazione ma per questa volta vi risparmio, niente Poe, niente Ellis, niente Palahniuk. Ecco l'Italia che chiama e il Vanza risponde. Ecco un grande scrittore dei nostri tempi, ecco la felicità unita alla consapevolezza di averla persa nel momento in cui la si vive, ecco la volontà di voler essere riempito di vita, ecco a tutti la mia prima citazione:

"Aveva otto anni e non sapeva bene cosa gli stava succedendo. Però aveva stampate negli occhi due immagini: il volto di Jun, il più bello che avesse mai visto, e la tavola apparecchiata giù, in sala da pranzo. I tre candelieri, la luce, il collo stretto di bottiglie sfaccettate come diamanti, le salviette con misteriose lettere ricamate sopra, il fumo che saliva dalla zuppiera bianca, il bordo dorato dei piatti, la frutta tutta lucida posata su grandi foglie in una coppiera d'argento. Tutte queste cose e il volto di Jun. Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini, come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incodizionata. Se le sarebbe portate dietro per sempre. Perchè è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva."
-A. Baricco-

CITAZIOMANIA

Il consiglio ha deciso.
Vanza entra nel blog, ruolo attivo e partecipativo.
Il suo ruolo è quello del citazionista, attività nel quale lo abbiamo già visto cimentarsi svariate volte. Terrà una specie di rubrica dal titolo: VANZA CHIAMA LA CITAZIONE RISPONDE. Opera sua il titolo.
La decisione di fargli fare il citazionista deriva da una serie di considerazioni di carattere anche morale, che ci siamo sentiti di fare in seguito a vari episodi accaduti durante la nostra lunga frequentazione. Ovvio che se vuole scrivere qualcosa di suo può farlo. Previa approvazione. E abbiamo sentito anche il dovere di esaudire un grande sogno del Vanza. Ovvero quello di far parte di una coverband, ma visto che il nostro amico non suona nè canta la coverband la farà con i libri, le poesie e i pensieri. Una specie di coverband letteraria. Ecco con la tua password ora puoi citare quanto vuoi.

venerdì, marzo 24, 2006

IL ROCK NON E' MORTO

La confusione regna sovrana.
Siamo stati invasi da presunti musicisti e grandi rockstar.
Il proprietario di Manuelito, Alessandro, fallito architetto, fallito commerciante messicano, fallito scrittore di racconti di fantascienza ora riciclato come bassista in una non precisata band si è stanziato di nuovo nel nostro soggiorno. La casa brulica come non mai di strumenti e imprecisati musicisti che se gli chiedi di suonarti un pezzo dei Doors a momenti non sanno neanche chi sono.
Ale è arrivato mercoledì pomeriggio supplicandoci di farlo restare per un paio di giorni. Tutti hanno acconsentito anche con un leggero entusiasmo. Il giorno dopo però si è scatenato l'inferno. Ale ha portato a casa i membri della sua rumorosa band che hanno preso il nostro soggiorno alla stregua di una sala prove.
Per cui in ordine:
1.Abbiamo già ricevuto tre lamentele dai vicini.
2.Il nostro padrone di casa, che abita nel nostro stesso palazzo, si è mostrato molto contrariato per la presenza dei musicisti.
3.Ho inciampato nel basso di Ale per ben due volte facendolo cadere.
4.Per fortuna pare non abbia riportato danni.
5.Il loro chitarrista è cantitato per il premio "miglior pettinella dell'anno".
6.Il cantante è candidato per il premio "chi vomita meglio nel microfono".
7.Il batterista è simpatico e ieri sera mi ha pure chiesto:"scusa posso andare in bagno". Gentilissimo. Dovrebbe fare un pò di lezioni ai suoi compagnucci.
8.Mi sono praticamente trasferita in biblioteca. Se lunedì non riesco a passare l'esame non sarà tutta colpa mia, io il possibile ho cercato di farlo.
9.La maggior parte del tempo questi musicisti parlano di cose che non capisco come strani effetti, distorsioni, robe tecniche che mi risulta solo difficile riscrivere.
10.Per quanto siano folkloristici, spero se ne vadano presto.

Ah e poi quella foto si riferisce al vecchio specchio del bagno che ancora deve abbandonare casa nostra. E quelli sono i miei piedi, allo specchio ovviamente. Presumo che con tutto questo afflusso di rockstar il vecchio specchio resisterà ben poco e non potrà mai raggiungere il suo proprietario che ancora non è venuto a ritirarlo.
Ma quanti erano gli anni di sfiga se si rompe uno specchio?

sabato, marzo 18, 2006

ALCUNE CONSIDERAZIONI

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Da notare l'ora e il giorno del post. Sabato ore 20 circa, giusto per sottolineare che sto entrando nel periodo più brutto dell'anno. Quello in cui il lavoro non ti lascia tregua e continui a ripeterti "questo mese devo fare tre esami in una settimana". Perchè se prima hai amabilmente cazzeggiato ora dovrai pur sbatterti un minimo.Il mio problema è che sbaglio sempre i tempi. Dovrei sbattermi in inverno e cazzeggiare d'estate.
Farei comunque alcune considerazioni, giusto un riassuntino visto che ho tempo prima che arrivi la pizza che ho ordinato:
1.La mancanza dell'architetto si sente e anche parecchio direi.
2.Carlo stasera esce e di questo siamo tutti felici.
3.Vanza è più di cinque giorni che non lo si vede e di questo siamo tutti felici anche se cominciamo a preoccuparci un pò. Ma visto che scrive sul blog e manda messaggi crediamo che sia vivo.
4.Quando abbiamo deciso di mettere le immagini delle cose che piacevano a tutti ci siamo resi conto che non siamo usciti vivi dagli anni '80, perchè tutto ricorda quel periodo.
5.Oggi ho fatto una mega partita con Carlo a Super Mario Bros 3 e ho miseramente perso.
6.Sono un paio di giorni che non si vede Tye e non abbiamo idea di dove sia finito.
7.Ieri sera io e Carlo abbiamo rivisto per l'ennesima volta Ricomincio da capo e devo dire che amo sempre di più Phil la marmotta.
8.Quelle sono le scarpe che ho comprato ieri. Le ho fotografate perchè so che tra due giorni non saranno più così bianche e in fondo non mi dispiace perchè troppo bianco mi acceca e non mi piace andare in giro guardandomi continuamente i piedi.
9.Ho chiamato mio padre e mi ha promesso che mi insegnarà a sviluppare e stampare una foto. Ho un pò paura di sta cosa però sono anche contenta perchè così faremo qualcosa insieme. Lui dice che ho un buon talento visivo ma credo che lo faccia solo per leccarmi un pò il culo. Lo so che gli rode perchè non mi sono mai interessata tanto alla fotografia e perchè non l'ho mai studiata come dovevo.
10.Il migliore amico di mio padre mi ha chiamato dicendomi che lui gli aveva detto di questa cosa dello sviluppo e che ci avrebbe dato la sua camera oscura. Sono realmente preoccupata. Ora devo scegliere i soggetti e scattare le foto. Ho una soggezzione pazzesca di mio padre e del suo talento.
Spero vada tutto bene.

mercoledì, marzo 15, 2006

NON ABBIAMO GLI STESSI GUSTI

Ecco dove vorrei essere io il 23 aprile

“VOLUMI ALL’IDROGENO”SERATA - EVENTO MUSICALE CHE INAUGURA TORINO CAPITALE MONDIALE DEL LIBRO CON ROMA(23 aprile 2006 - 22 aprile 2007)

TORINO - DOMENICA 23 APRILE - ORE 21.00Palasport Olimpico (Pala Isozaki)
SUBSONICA in concerto con AFRICA UNITE, LINEA 77, MARLENE KUNTZ, MAU MAU, PERTURBAZIONE, GATTO CILIEGIA, LALLI E WU MING
La sera di domenica 23 aprile si terrà, al Palasport Olimpico (Pala Isozaki) di Torino, un grande evento musicale coordinato dai Subsonica intitolato: "Volumi all'idrogeno”. Lo spettacolo, completamente gratuito, concluderà la due giorni inaugurale per Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma (23 aprile 2006 - 22 aprile 2007).Sul palco, oltre ai Subsonica (unico concerto previsto in città per il 2006) ci saranno gli Africa Unite, Linea77, Marlene Kuntz, Mau Mau, Perturbazione, Lalli e Gatto Ciliegia in una serata che non vuole essere un semplice concerto ma un grande happening in cui i gruppi, interagendo tra loro, daranno vita anche ad inediti omaggi letterari in chiave musicale.Sarà in scena anche uno dei più noti e popolari scrittori italiani di questi anni e parteciperanno i Wu-Ming, per costruire una narrazione trasversale attraverso un gioco di citazioni che scorrerà sui diversi schermi video.La musica, per quattro ore, non subirà interruzioni, né ci saranno cambi di palco. Elemento portante sarà la correlazione tra la stessa e la letteratura. Sarà un flusso continuo, quasi un rave per immagini elettroniche, luci, parole e suoni.L'utilizzo degli schermi permetterà di ospitare virtualmente sul palco altri scrittori accompagnati da altri musicisti torinesi, per alcuni brevi ed efficaci interventi dal ritmo sostenuto.Il titolo della serata, “Volumi all’idrogeno” è ispirato al romanzo di Allen Ginsberg “Juke box all’Idrogeno”, ma si riferisce anche al reale utilizzo di generatori ad idrogeno (pensati e realizzati proprio nella città olimpica) che alimenteranno parte della struttura scenica. La Torino della letteratura, unita a quella della musica, incontrerà idealmente così anche la città dell’innovazione tecnologica, per un evento simbolo del suo nuovo volto.Al Palasport Olimpico (il Pala Isozaki che recentemente ha ospitato le gare olimpiche di hockey), la scenografia, che in modo imponente e spettacolare ricorda un libro aperto, ospiterà tutte le tecnologie necessarie all’utilizzo delle più moderne tecniche di comunicazione.La produzione è della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. La produzione esecutiva è affidata a CasaSonica. La regia è di Michele di Mauro, la regia degli schermi video di Luca Pastore. Il direttore di produzione è Mirco Veronesi. L’ideazione è di Max Casacci dei Subsonica e della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura.

E visto che tutti mi hanno già detto che non si faranno mai lo sbattimento di prendere il treno, passare una notte insonne per ascoltare gente che hanno ascoltato già un sacco di volte, il 23 aprile probabilmente me ne starò a casa.
Che tristezza

lunedì, marzo 13, 2006

IN BAGNO L'ISPIRAZIONE VIEN...


Posto che ultimamente non facciamo altro che parlare del nostro bagno ecco a tutti una parte della tanto discussa parete.
Vere e proprie perle letterarie da tramandare ai successivi inquilini se mai ci saranno.
Ho deciso di fotografare una parte precisa della parete che in realtà è molto più estesa. Non ho fotografato le piastrelle perchè credo che le cose scritte lì siano molto meno interessanti. Per scrivere sul muro bisogna allungare il braccino e non fermarsi alla comodità delle piastrelle ad altezza uomo e ciò mi sembra una considerazione sufficiente affinchè vadano premiate le frasi più in alto.
Trovo comunque geniale il disegnino al centro per ora ancora opera di un anonimo.

domenica, marzo 12, 2006

COMUNICATO DAL CAPO 2

Lascio la casa per una settimana per motivi di lavoro.
Vorrei impartire delle regole e desidero scriverle qui affinché ne resti una traccia scritta indelebile.
Regola 1
Non si dorme nel mio letto. Soprattutto Vanza non deve assolutamente dormire nel mio letto. E non è permessa altra attività al suo interno o nello spazio circostante ad esso.
Regola 2
Non si tocca la mia macchina. Poiché voi siete tutti appiedati vi esorto a non usare il mio pandino. Le uniche persone che lo possono usare sono Carlo, ma solo di giorno, e Sara. Tye non ha una patente valida per questo continente quindi non si deve avvicinare e Giulia, visto che a te la patente l’hanno data solo perché ti sei messa a piangere all’esame, sei esonerata anche tu dall’uso del mezzo.
Regola 3
Non si parla male di me in mia assenza. Al massimo se volete insultarmi lo potete fare in mia presenza.
Regola 4
Non si toccano le mie matite e i miei colori per qualunque motivo, la zona della mia scrivania è off limits come per il letto.
Regola 5
Non dovete assolutamente chiamare mia madre per chiedergli di portarvi del cibo decente. Le suppliche alimentari le posso fare solo io.
Regola 6
Non si ospitano in casa clandestini o altra gente che non sia regolarmente ammessa nel nostro paese.
Regola 7
Non si scrive sui muri. Soprattutto Vanza deve smetterla di scrivere tutto quello che gli salta in mente sulle piastrelle del bagno proprio di fronte al cesso.
Regola 8
Non si organizzano feste, festini, aperitivi, ritrovi, conventions, riunioni, meeting, cene, serate a base di musica e alcol.
Regola 9
Non si fuma in camera mia e negli spazi comuni. Praticamente non si fuma in casa. Se volete accendervi una sigaretta uscite sul pianerottolo o ancora meglio uscite dal palazzo.
Regola 10
Dovete rivolgermi un pensiero al giorno. La portata e l’argomento del pensierino lo lascio decidere a voi.

Esco per prendere il treno. Un saluto affettuoso a tutti e uno sguardo minaccioso a chiunque disobbedirà alle regole. Le pene e le ripercussioni per chiunque infranga una delle regole le decideremmo in separata sede e secondo la gravità dell’infrazione.
Addio.
Il vero capo della casa, l’architetto Paolo

venerdì, marzo 10, 2006

COME ABBIAMO POTUTO


Come abbiamo potuto dimenticarci di lui! In questi mesi vi abbiamo parlato di tutto: della nostra casa, dei nostri vicini, dei nostri amici, delle nostre feste, dei nostri litigi, di tutto quello che ci riguarda ma ci siamo dimenticati di lui. Il nostro cane.
Lui è Manuelito. Sguardo fiero e spavaldo, pelo lucido e posizione da imperatore. Vive in casa nostra ed è anche lui un vero e proprio coinquilino.
Ci scusiamo veramente con Manuelito per averlo dimenticato ma lui occupa un posto speciale nel nostro cuore ma soprattutto nel nostro soggiorno.
Ora per scusarci inseriamo la sua foto a lato sotto al nostro disegno.
Vi racconto un po’ di lui.
Manuelito viene dal Messico ed è un gentile dono di una vecchia conoscenza della casa. Alessandro. Un compagno di università di Paolo che compiuti i 25 anni ha deciso di insediarsi in Messico e cominciare un’attività nel paese dei tacos. Senza starvi a dire per bene cosa è successo, vi basti sapere che il giovane prossimo architetto ha finito i soldi dopo due mesi ed è tornato a Milano.Cercando in vario modo di convincerci che lui sarebbe stato il miglior coinquilino del mondo ha poi tentato di insediarsi in casa nostra ma, anche qui, con scarso successo.
Per ringraziarci però del fatto che avessimo ascoltato i suoi deliranti racconti per una notte intera ci ha regalato Manuelito.
Manuelito è il cane che tutti avrebbero voluto avere. E’ silenzioso, non sporca in giro, si fa sempre i fatti suoi ma quando ne hai bisogno è anche di compagnia.Non sappiamo cosa ricordi del suo paese natale, ma Paolo giura che una volta gli ha confessato di essere stato acquistato alla fiera degli oggetti in legno all’Iperal.
Noi continuiamo a credere che venga dal Messico e che lì sia una specie di divinità nazionale.

giovedì, marzo 09, 2006

EAU DE ARCHITET

Paolo: ma di chi sono quei fiori gialli?
Sara: miei!
Paolo: e dove li hai presi?
Sara: me li ha regalati Davide.
Paolo: ma è normale che puzzino così tanto?
Sara: ma non puzzano, profumano.
Paolo: si, ma profumano di immondizia.

domenica, marzo 05, 2006

DAL NOSTRO INVIATO A CARLOLANDIA 2

Vanza dice che Carlo ultimamente è più strano del solito. Solite considerazioni sulla LEI di turno. Carlo non vuole più pubblicare sul blog, il perché è oscuro ai molti, probabilmente anche a lui. Se pubblicasse tutta la roba che ha scritto per lei ci scriverebbe tre libri. Mattoni che se glieli tiri dietro e la prendi in faccia probabilmente sviene. Anche solo se li leggesse, perché si accorgerebbe di quanto è stata stronza. Ma non si giudica mai nessuno e io dovevo solo scrivere che Carlo non avrebbe più scritto e invece non lo voglio scrivere. Sarebbe come dargliela vinta e io non voglio. Se non vuoi più scrivere il post di commiato te lo scrivi da solo e secondo me questo posto virtuale ci perderebbe parecchio senza la tua roba. Poi siamo in un paese libero e ognuno fa quel che vuole però non mi pare giusto. Vedi tu. E sinceramente non mi interessa neanche quanto ti incazzerai dopo aver letto tutto ciò perché pensavi che avrei scritto solo: Carlo non scrive più qui. Ma te lo puoi anche scordare. E questo post lo firmiamo io e il Vanza che vuole aggiungere una cosa:

Sarà che la presa male che stai passando adesso è solo una specie di ritorno cosmico di tutte le volte che ti sei comportato da stronzo con delle tipe? Di tutti gli anni passati senza impegno? Oppure è semplicemente una cosa inevitabile ad ogni essere umano che abbia un cuore? Oppure come direbbe mia madre “non ti merita”? E non tentare di dare delle risposte alle domande perché tanto non esistono e perché prima o poi ti doveva capitare e soprattutto credi davvero che non esprimere più niente sia la scelta giusta? Se giochi a dadi contro di lei e tiri, pensi di vincere? E se vuoi davvero giocare a dadi allora Tira e poi vattene, perché bella non me ne frega proprio un cazzo se hai il punteggio più alto, perché io ho gli occhi più belli dei tuoi e la mia sincerità vince su tutto. Io sto lasciando la stanza e tu non pensi ad altro che a segnare il tuo punteggio su quel cazzo di foglietto giallo. Brava complimenti, hai vinto! E adesso vuoi ritirare i tuoi dadi ma non c’è più nessuno che può vedere il tuo punteggio e mi cerchi ma io ho già iniziato un'altra partita e dei tuoi dadi non me ne frega più niente. E mentre io gioco la mia nuova partita, il mio punteggio non è più importante, perché nella mia nuova partita non ci sono vincitori e tu che cos’hai adesso? La vittoria? Beh complimenti mia cara, io ora ho una nuova partita e nuovi luccicanti dadi, invece i tuoi sono vecchi e sporchi. E quanti dadi hai tirato nella tua vita? Sai che ti dico? Che l’aver perso con te mi ha portato a nuovi tavoli e questo mi piace molto di più. Carlo, amico mio, viva le sconfitte se ti portano a nuovi tavoli, se ti regalano nuove emozioni. I tuoi occhi adesso sono sinceri? I miei si e sicuro che lo sono anche quelli della persona che adesso di fronte a te, nel tuo nuovo tavolo, sta tirando per la prima volta i suoi luccicanti dadi. Credimi.

giovedì, marzo 02, 2006

I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA

Abbiamo fatto una festa.
E questa volta avevamo anche una motivazione, stupida ma pur sempre una motivazione: il nuovo bagno. All’inizio pensavamo di fare una specie di festa a tema ma visto che il tema era proprio il bagno non ci sembrava il caso di dare sfogo a tutto il cattivo gusto delle persone che conosciamo.
Non è che le facciamo molto spesso queste feste perché non ci piace organizzare e fare in modo che tutti si divertano. Soprattutto non ci piace ripulire il giorno dopo e ascoltare le lamentele a nastro dei vicini, per quanto anche loro sono sempre invitati e ogni tanto partecipano anche.
L’ultima festa risale a capodanno ma quella non conta tanto, anche perché io non ho partecipato. Quella prima risale a settembre e rileggendo il blog sembra un’eternità fa. Fra stress lavorativi e universitari non abbiamo avuto più occasioni, quindi questa ce la siamo proprio meritata.
Tutto ha inizio lunedì con i vari avvisi che abbiamo messo in giro tra i nostri amici. All’università, nei paeselli, nei vari lavori, agli amici degli amici…
Il tutto ha inizio alle 9 circa con la prima gente che arriva. Vanza si è presentato alle 4 di pomeriggio per prendere possesso di tutto il territorio, perché convinto che avrebbe conosciuto entro la mattina successiva la donna della sua vita. Anche Carlo è abbastanza preso bene e ultimamente è davvero sempre più raro. Ovviamente LEI non ci sarà. La ragazza innominabile, la lei per cui Carlo scrive pagine e pagine, la lei alla quale dedicò il post dopo la serata di capodanno, la lei per cui è sempre triste, la lei che a questa festa non potrà mai entrare. Pena: punizioni fisiche se solo si avvicina alla porta. Garantisce il Vanza.
Allora tutto sembra preannunciare una grande serata. Arriva anche John con i suoi nuovi coinquilini e ormai parla con un accento siciliano che batte anche Michael Corleone. Sempre superfigo l’americano, per la gioia di Sara e la rabbia del suo nuovo ragazzo che passerà tutta la serata a digrignare i denti in attesa di sbranarlo.
Io dopo due ore sono già andata e questo mi permette di disobbedire alla mia funzione a questa festa. Vigilare su tutto. Soprattutto sul nuovo bagno.
Il bagno riporterà alla fine un paio di ferite ma niente di grave. John prepara succhi di frutta corretti a ripetizione e bicchieri alcolici che stenderebbero chiunque. Soprattutto il nostro architetto preferito che dopo poco tempo, per la gioia dei suoi colleghi che lo prenderanno in giro a vita, sta delirando in piedi sul divano mentre ci propina la rivisitazione di tutte le canzoni di Renato Zero. Meno male che almeno questa volta ci ha risparmiato gli 883. Anche se il balletto untz untz di Repetto l’abbiamo fatto tutti.
Vanza come sempre fa il vip della serata e si attacca, modello gatto appeso ai maroni, a tutte le ragazze che incontra. Senza ritegno proprio.
Nel frattempo tutte le ragazze, come sempre direi, si attaccano anche loro nella medesima posizione al nostro affascinante new yorker che però non sembra molto contento di tutte queste attenzioni femminili.
Momento clou della serata: i colleghi di Paolo che inneggiano l’architetto a regalarci uno spogliarello per poi fotografarlo e avere così le prove tangibili del perché della loro costante presa per il culo, che è partita ufficialmente da stamattina.
Io praticamente svengo nel mio letto verso le 3 e non so quanto abbiano retto gli altri.
Questa mattina non c’era neanche tanta gente in giro. C’era solo il Vanza sul divano, abbracciato a una tizia, uno dei coinquilini di John sdraiato per terra e un’amica di Sara nella nostra stanza.
Un paio di orette per ripulire e per calmare Vanza che era al quanto euforico e si è pure mangiato tutti i miei chocos insieme al succo di frutta avanzato, questa volta pulito e neutro.
Paolo invece è scappato in fretta e furia così nessuno ha potuto ricordargli la sua performance di ieri sera. Peccato ma ci rifaremo sicuramente questa sera a cena.
Conclusione: la festa è stata bella ma il 70% della gente non sapevo neanche chi era e credo che non lo saprò mai, la figura di Paolo vale lo sbatti di questa mattina per ripulire, l’euforia di Vanza non vale la fila al supermercato che mi dovrò fare per prendere una nuova scatola di chocos, il sorriso di Carlo vale sicuramente l’organizzazione della prossima festa.