I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
Abbiamo fatto una festa.
E questa volta avevamo anche una motivazione, stupida ma pur sempre una motivazione: il nuovo bagno. All’inizio pensavamo di fare una specie di festa a tema ma visto che il tema era proprio il bagno non ci sembrava il caso di dare sfogo a tutto il cattivo gusto delle persone che conosciamo.
Non è che le facciamo molto spesso queste feste perché non ci piace organizzare e fare in modo che tutti si divertano. Soprattutto non ci piace ripulire il giorno dopo e ascoltare le lamentele a nastro dei vicini, per quanto anche loro sono sempre invitati e ogni tanto partecipano anche.
L’ultima festa risale a capodanno ma quella non conta tanto, anche perché io non ho partecipato. Quella prima risale a settembre e rileggendo il blog sembra un’eternità fa. Fra stress lavorativi e universitari non abbiamo avuto più occasioni, quindi questa ce la siamo proprio meritata.
Tutto ha inizio lunedì con i vari avvisi che abbiamo messo in giro tra i nostri amici. All’università, nei paeselli, nei vari lavori, agli amici degli amici…
Il tutto ha inizio alle 9 circa con la prima gente che arriva. Vanza si è presentato alle 4 di pomeriggio per prendere possesso di tutto il territorio, perché convinto che avrebbe conosciuto entro la mattina successiva la donna della sua vita. Anche Carlo è abbastanza preso bene e ultimamente è davvero sempre più raro. Ovviamente LEI non ci sarà. La ragazza innominabile, la lei per cui Carlo scrive pagine e pagine, la lei alla quale dedicò il post dopo la serata di capodanno, la lei per cui è sempre triste, la lei che a questa festa non potrà mai entrare. Pena: punizioni fisiche se solo si avvicina alla porta. Garantisce il Vanza.
Allora tutto sembra preannunciare una grande serata. Arriva anche John con i suoi nuovi coinquilini e ormai parla con un accento siciliano che batte anche Michael Corleone. Sempre superfigo l’americano, per la gioia di Sara e la rabbia del suo nuovo ragazzo che passerà tutta la serata a digrignare i denti in attesa di sbranarlo.
Io dopo due ore sono già andata e questo mi permette di disobbedire alla mia funzione a questa festa. Vigilare su tutto. Soprattutto sul nuovo bagno.
Il bagno riporterà alla fine un paio di ferite ma niente di grave. John prepara succhi di frutta corretti a ripetizione e bicchieri alcolici che stenderebbero chiunque. Soprattutto il nostro architetto preferito che dopo poco tempo, per la gioia dei suoi colleghi che lo prenderanno in giro a vita, sta delirando in piedi sul divano mentre ci propina la rivisitazione di tutte le canzoni di Renato Zero. Meno male che almeno questa volta ci ha risparmiato gli 883. Anche se il balletto untz untz di Repetto l’abbiamo fatto tutti.
Vanza come sempre fa il vip della serata e si attacca, modello gatto appeso ai maroni, a tutte le ragazze che incontra. Senza ritegno proprio.
Nel frattempo tutte le ragazze, come sempre direi, si attaccano anche loro nella medesima posizione al nostro affascinante new yorker che però non sembra molto contento di tutte queste attenzioni femminili.
Momento clou della serata: i colleghi di Paolo che inneggiano l’architetto a regalarci uno spogliarello per poi fotografarlo e avere così le prove tangibili del perché della loro costante presa per il culo, che è partita ufficialmente da stamattina.
Io praticamente svengo nel mio letto verso le 3 e non so quanto abbiano retto gli altri.
Questa mattina non c’era neanche tanta gente in giro. C’era solo il Vanza sul divano, abbracciato a una tizia, uno dei coinquilini di John sdraiato per terra e un’amica di Sara nella nostra stanza.
Un paio di orette per ripulire e per calmare Vanza che era al quanto euforico e si è pure mangiato tutti i miei chocos insieme al succo di frutta avanzato, questa volta pulito e neutro.
Paolo invece è scappato in fretta e furia così nessuno ha potuto ricordargli la sua performance di ieri sera. Peccato ma ci rifaremo sicuramente questa sera a cena.
Conclusione: la festa è stata bella ma il 70% della gente non sapevo neanche chi era e credo che non lo saprò mai, la figura di Paolo vale lo sbatti di questa mattina per ripulire, l’euforia di Vanza non vale la fila al supermercato che mi dovrò fare per prendere una nuova scatola di chocos, il sorriso di Carlo vale sicuramente l’organizzazione della prossima festa.
E questa volta avevamo anche una motivazione, stupida ma pur sempre una motivazione: il nuovo bagno. All’inizio pensavamo di fare una specie di festa a tema ma visto che il tema era proprio il bagno non ci sembrava il caso di dare sfogo a tutto il cattivo gusto delle persone che conosciamo.
Non è che le facciamo molto spesso queste feste perché non ci piace organizzare e fare in modo che tutti si divertano. Soprattutto non ci piace ripulire il giorno dopo e ascoltare le lamentele a nastro dei vicini, per quanto anche loro sono sempre invitati e ogni tanto partecipano anche.
L’ultima festa risale a capodanno ma quella non conta tanto, anche perché io non ho partecipato. Quella prima risale a settembre e rileggendo il blog sembra un’eternità fa. Fra stress lavorativi e universitari non abbiamo avuto più occasioni, quindi questa ce la siamo proprio meritata.
Tutto ha inizio lunedì con i vari avvisi che abbiamo messo in giro tra i nostri amici. All’università, nei paeselli, nei vari lavori, agli amici degli amici…
Il tutto ha inizio alle 9 circa con la prima gente che arriva. Vanza si è presentato alle 4 di pomeriggio per prendere possesso di tutto il territorio, perché convinto che avrebbe conosciuto entro la mattina successiva la donna della sua vita. Anche Carlo è abbastanza preso bene e ultimamente è davvero sempre più raro. Ovviamente LEI non ci sarà. La ragazza innominabile, la lei per cui Carlo scrive pagine e pagine, la lei alla quale dedicò il post dopo la serata di capodanno, la lei per cui è sempre triste, la lei che a questa festa non potrà mai entrare. Pena: punizioni fisiche se solo si avvicina alla porta. Garantisce il Vanza.
Allora tutto sembra preannunciare una grande serata. Arriva anche John con i suoi nuovi coinquilini e ormai parla con un accento siciliano che batte anche Michael Corleone. Sempre superfigo l’americano, per la gioia di Sara e la rabbia del suo nuovo ragazzo che passerà tutta la serata a digrignare i denti in attesa di sbranarlo.
Io dopo due ore sono già andata e questo mi permette di disobbedire alla mia funzione a questa festa. Vigilare su tutto. Soprattutto sul nuovo bagno.
Il bagno riporterà alla fine un paio di ferite ma niente di grave. John prepara succhi di frutta corretti a ripetizione e bicchieri alcolici che stenderebbero chiunque. Soprattutto il nostro architetto preferito che dopo poco tempo, per la gioia dei suoi colleghi che lo prenderanno in giro a vita, sta delirando in piedi sul divano mentre ci propina la rivisitazione di tutte le canzoni di Renato Zero. Meno male che almeno questa volta ci ha risparmiato gli 883. Anche se il balletto untz untz di Repetto l’abbiamo fatto tutti.
Vanza come sempre fa il vip della serata e si attacca, modello gatto appeso ai maroni, a tutte le ragazze che incontra. Senza ritegno proprio.
Nel frattempo tutte le ragazze, come sempre direi, si attaccano anche loro nella medesima posizione al nostro affascinante new yorker che però non sembra molto contento di tutte queste attenzioni femminili.
Momento clou della serata: i colleghi di Paolo che inneggiano l’architetto a regalarci uno spogliarello per poi fotografarlo e avere così le prove tangibili del perché della loro costante presa per il culo, che è partita ufficialmente da stamattina.
Io praticamente svengo nel mio letto verso le 3 e non so quanto abbiano retto gli altri.
Questa mattina non c’era neanche tanta gente in giro. C’era solo il Vanza sul divano, abbracciato a una tizia, uno dei coinquilini di John sdraiato per terra e un’amica di Sara nella nostra stanza.
Un paio di orette per ripulire e per calmare Vanza che era al quanto euforico e si è pure mangiato tutti i miei chocos insieme al succo di frutta avanzato, questa volta pulito e neutro.
Paolo invece è scappato in fretta e furia così nessuno ha potuto ricordargli la sua performance di ieri sera. Peccato ma ci rifaremo sicuramente questa sera a cena.
Conclusione: la festa è stata bella ma il 70% della gente non sapevo neanche chi era e credo che non lo saprò mai, la figura di Paolo vale lo sbatti di questa mattina per ripulire, l’euforia di Vanza non vale la fila al supermercato che mi dovrò fare per prendere una nuova scatola di chocos, il sorriso di Carlo vale sicuramente l’organizzazione della prossima festa.
3 Comments:
dai almeno stavolta i chocos te li ricompro io...
ma la foto è quella che hai fatto tu?
By Anonimo, at gio mar 02, 06:34:00 PM 2006
grazie che me li compri tu i chocos...allora aspetto.
Si la foto l'ho fatta io, proprio ieri sera.
By Anonimo, at gio mar 02, 09:04:00 PM 2006
non ne posso più dei postumi di questa festa, ma quanto dureranno?
Ancora brandiscono la mia foto in mutande ed è veramente imbarazzante.
Ci manca solo che la spediscano a mia madre.
E comunque come dico sempre è solo colpa di voi giovani se mi succedono queste cose.
By Anonimo, at dom mar 05, 05:42:00 PM 2006
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