5coinquilini

mercoledì, gennaio 25, 2006

LO TSUNAMI LOVVO

Carlo ha scatenato un fenomeno apparentemente inarrestabile.
Tutto più o meno si è svolto in questo modo.
Vanza scrive una poesia sul precariato nei commenti.
Io la leggo e decido che è troppo bella per essere lasciata in quella sezione.
La scrivo in prima pagina.
Carlo la legge e scrive nei commenti che una tipa gli ha detto che lo lovva e che quindi ora lui lovva Vanza per la bellezza di quella poesia.
Da quel momento o dal momento in cui tutti hanno letto il commento sulla casa si è abbattuta la catastrofica onda del lovvo pensiero.
Ogni due per tre questa parolina, a mio avviso orribile, salta fuori nelle frasi come la peggiore delle erbacce. Si insinua in ogni discorso.
All'inizio era solo un semplice "tutti lovvano tutti" proposto dall'architetto Paolo. Poi tutti hanno cominciato ad usare questa parola ovunque.
Il principio è lo stesso che governa la lingua dei puffi. I simpatici omini blu, mettevano puff in ogni parola. Le pufbacche, la puftorta, andiamo a puffare nel bosco, quanto sei puffoloso e roba del genere.
Il lovvo mode si comporta allo stesso modo.
Lovvami quel bicchiere, hai lovvato all'università oggi?, Vanza lovva troppo il divano...
Ricordo che una cosa del genere successe anche con la parolina mc, come McDonald. Carlo fece l'osservazione che se vai a McDonald tutto ha il suffisso mc. La McCannuccia, il McChicken, il McTovagliolo, il McBacon, il McToast. Per un pò di tempo non si poteva dire niente senza che prima si mettesse Mc. Quella volta durò un paio di settimane, speriamo stavolta duri meno e speriamo che il lovvo pensiero, dall'aria vegamente adolescenziale, duri come una moda giovanile. Al peggio una stagione.

1 Comments:

Posta un commento

<< Home