5coinquilini

mercoledì, dicembre 21, 2005

SERATA FILM

Consueto appuntamento con la serata film. Ormai sembra che queste serate si possano fare solo il venerdì o la domenica. Tutto era programmato per venerdì ma poi Carlo e i due americans hanno dato il pacco per andare alla Pergola per la serata Krakatoa.
Paccari che non sono altro.
Quindi, tutto rimandato a domenica. Appuntamento alle 20.00. Oggi è una serata epocale, una di quelle che si fanno poche volte all’anno. Ci si spara un’intera trilogia.
Paolo propone tutto il vecchio Star Wars, i primi tre che poi sarebbero gli ultimi capitoli. Ma la platea non sembra accettare. Io propongo il grande Bruce e tutto Die Hard.
Il pubblico sembra entusiasta. Stasera siamo tutti riuniti intorno alla tv, sul divano. Sara non c’è perché è tornata a casa sua a Bergamo per le vacanze di Natale e ritornerà qui dopo la befana. Quindi John ora dorme in camera con me e russa che sembra un concerto sinfonico di tutti quegli strumenti che se suonati da soli fanno un rumore orribile ma che nel gruppo poi danno il giusto suono.
C’è Vanza, come sempre, c’è Francesca e c’è pure un certo Roman, amico polacco di Marek, il nostro vicino, in visita natalizia anche lui. Per fortuna Roman parla italiano e anche bene, così la traduzione sarà necessaria solo per John.
Alle 8 arrivano più o meno tutti, pare che la trilogia proposta sia particolarmente sentita e gradita come nessun altro film. Ma come sempre il racconto della serata si svolge attraverso l’assegnazione di ricchi premi e cotions (o come diavolo si scrive).
PREMIO PER LA MIGLIOR SELEZIONE
A me. Giulia. Ho scelto veramente bene. Scartando Star Wars, che pur essendo una fantastica saga, proprio non si regge bene tutta insieme. Scartando i vari intellettualismi dei film di ogni colore, Bianco, Blu, Giallo e menate varie. Scartando tutta la serie poliziesca del Monnezza, che per quanto mi piaccia Tomas Milian e il trash anni ’70 è meglio prenderlo anche lui a piccole dosi, Die Hard si rivela la scelta migliore.
PREMIO PER IL MIGLIOR BARMAN
A John. Il new Yorker proprio non ce la fa a vedere il suo mito John McClain ridotto al peggior italiano qualunque con quella voce così distante dalla vera inclinazione di Bruce.
Si dirige in cucina e trafficando con frutta e alcolici vari, prepara Daiquiri a iosa, alzando il tasso alcolico della serata e facendo schizzare l’umore a mille anche senza ragione.
PREMIO PER LA MIGLIOR SCENA
Vabbè praticamente impossibile scegliere. I film sono veramente costellati di grandi battute e scene epocali. Il mio episodio preferito resta sempre quello del NaKatomi, come quello non ce ne sono, anche se devo dire che l’ultimo episodio con Samuel L. Jackson mi aveva stupito particolarmente. Le scene migliori per me sono quelle finali, quando lui dopo aver schivato 2000 proiettili e aver ammazzato 200 persone con 5 pallottole, torna sempre dalla moglie, perché lui è un uomo fedele, un uomo di altri tempi, un uomo dai valori antichi, con l’ammmore al primo posto. Insomma figo, pieno di testosterone e pure romantico. Inesistente nella realtà.
PREMIO PER LA MIGLIOR IMITAZIONE
Vabbè dai sempre Paolo. Canotta da tamarro, sguardo da superduro e accento americano. Un vero agente. L’architetto si è lanciato in evoluzioni e folli inseguimenti fino ad incappare nel vero John McClain, cioè Tye, che in quanto a prestanza fisica non ha nulla da invidiare a Bruce.
PREMIO RESISTENZA
Anche qui come sempre Carlo. Ormai i due premi sono quasi diventati costanti, li vincono sempre loro nonostante qualcuno a volte si sforzi di batterli.
John è praticamente morto sul divano dopo due ore passate a mescolare i cocktail più improbabili e per sapere se erano venuti bene ovviamente li ha assaggiati un po’ tutti.
Tye e Paolo dopo l’inseguimento alla fine del secondo film sono quasi finiti stremati anche loro sul divano, appoggiandosi al corpicino del povero John. Ormai i ragazzi son vecchi, non è che possono pretendere di fare sempre i diciottenni.
Francesca e Vanza hanno spento il cervello dopo l’inseguimento. Vanza ha praticamente vomitato le sue corde vocali inneggiando Tye e Francesca ha fatto più o meno la stessa cosa con Paolo. Considerando poi che la maggior parte dei cocktail li avevano bevuti loro due, vi lascio immaginare il punto di degrado che sono riusciti a toccare entrambi.
Io a metà del terzo film ho chiuso gli occhi un minuto, avete presente quando dici solo un attimo mi riposo gli occhi e poi li riapro e immancabilmente non li riapri più fino al giorno dopo o fino a quando il polacco su cui stai praticamente sbavando da mezzora non si alza e se ne torna a casa sua. Appunto Roman è stato il mio cuscino della serata. Ignobilmente. Perché in fondo io questo tizio l’avevo visto venti minuti prima ma poi i suddetti cocktail, la stanchezza, la posizione detta “occupiamo l’ultimo posto libero sul divano e schiacciamoci all’inverosimile” mi hanno fatto precipitare su di lui. Testa sulla spalla e giù a dormire come quando avevo sei anni.
Carlo alla fine risveglia tutti sugli ultimi titoli di coda.
Fine. John McClain è ancora vivo e ci resterà per tanto tempo. Pare infatti che Bruce stia pensando al quarto episodio. Speriamo di no. Per noi sono perfetti questi tre.Alla prossima serata film.