UNA NOTTE DI ORDINARIA FOLLIA
Tye, John e Sara sono a Firenze.
Paolo: vi va se stasera usciamo tutti insieme e ce ne andiamo a bere da qualche parte?
Carlo: io devo uscire con una tipa
Indovinate chi non aveva niente da fare? Io, giusto!
Allora io e Paolo stasera usciamo insieme.
Ci dirigiamo verso uno storico locale milanese che mette rock e ska tutta la sera e che ad inizio stagione invernale costa poco, ma molto poco rispetto al resto dei locali.
Io ci ho passato gran parte della mia adolescenza, Paolo praticamente non ci è mai stato. Entriamo, beviamo e ci accorgiamo subito che il locale è abbastanza vuoto, ma come?
Ci sono coppie di trentenni e sedicenni/diciassettenni ma siamo veramente pochi.
Meglio!
Cominciamo subito a ballare come dei pazzi. Spintoni, anzi truzzoni, poghi improbabili, passi degni del maestro Repetto. Tutto questo mentre la pista era praticamente vuota.
Paolo non fa altro che bere rhum e coca e io non sono da meno. Ora ditemi cosa può succedere a uno che è abituato a bere al massimo il succo di ananas a pranzo quando comincia a ingurgitare litri di superalcolici? Beh succede l’inimmaginabile. Paolo diventa il mito della serata, tutti lo applaudono e alcuni lo vogliono anche picchiare ma lui niente resiste e si butta pure sulle bariste.
Io intanto mi godo lo spettacolo e mi mangio le mani per non aver portato la macchina fotografica, per immortalare questi meravigliosi momenti di delirio.
Usciamo alle 3 stremati e sudati come neanche succede al 15 di agosto dopo un pomeriggio passato al sole a fare il pic nic all’Idroscalo. Ci dirigiamo barcollanti e urlanti verso il mitico pandino ma veramente non ce la sentiamo di guidare e da bravi ragazzi, decidiamo di abbandonare la macchina e di dirigerci a piedi verso casa. Ci metteremo ben 1.30 minuti prima di arrivare dalle parti di casa nostra. Dopo aver rischiato di essere accoltellati, derubati, malmenati siamo finalmente davanti a casa. Ma c’è qualcuno appoggiato alla porta, chi è ? Carlo? Beh che succede? Ha dimenticato le chiavi di casa prima di uscire. Allora mi giro verso Paolo (che intanto cercava di avere una conversazione con la porta dell’ascensore) e gli dico: Oh dammi le chiavi? E lui: ma quali cazzo di chiavi vuoi? Quelle che ho lasciato in macchina? E io: NOOOOOOOOOOOOO
Tutto questo urlando sul pianerottolo alle 4/5 del mattino.
E sapete cosa abbiamo fatto? Poiché nessuno voleva tornare alla macchina e visto che comunque non ci saremmo ricordati la strada, abbiamo dormito fuori sul pianerottolo, fino a quando abbiamo chiamato Vanza. Si perché lui ha le chiavi di casa nostra, tanto praticamente vive con noi.
Il Vanza arriva alle 10.30 dopo che tutti i vicini ci hanno visto in quello stato indecente e Paolo aveva anche vomitato nel posacenere esterno. Vanza arriva e si permette pure di commentare dicendo: ma non vi vergognate ridurvi così alla vostra età!
Ora, ringrazia che non sei ancora morto, perché sei l’ultimo a dover parlare di queste cose (http://5coinquilini.blogspot.com/2005_06_01_5coinquilini_archive.html ricordate il fucsia va con tutto?) e soprattutto non lo sei solo perché altrimenti avremmo dovuto rovistare nei tuoi vestiti per trovare le chiavi!
Insomma il Vanza si permette di farci pure una predica di mezz’ora e ci disturba pure l’ultimo spazio di cervello ancora libero dal mal di testa.
La giornata sarà però caratterizzata dalle urla di Paolo che in preda a degli attacchi di panico ancora si chiede come sia potuta succedere una cosa del genere.Ah, quando è andato a riprendere la macchina è stato visto aggirarsi in lacrime e abbracciare il pandino per averlo abbandonato una sola notte.
Robe da pazzi!
Paolo: vi va se stasera usciamo tutti insieme e ce ne andiamo a bere da qualche parte?
Carlo: io devo uscire con una tipa
Indovinate chi non aveva niente da fare? Io, giusto!
Allora io e Paolo stasera usciamo insieme.
Ci dirigiamo verso uno storico locale milanese che mette rock e ska tutta la sera e che ad inizio stagione invernale costa poco, ma molto poco rispetto al resto dei locali.
Io ci ho passato gran parte della mia adolescenza, Paolo praticamente non ci è mai stato. Entriamo, beviamo e ci accorgiamo subito che il locale è abbastanza vuoto, ma come?
Ci sono coppie di trentenni e sedicenni/diciassettenni ma siamo veramente pochi.
Meglio!
Cominciamo subito a ballare come dei pazzi. Spintoni, anzi truzzoni, poghi improbabili, passi degni del maestro Repetto. Tutto questo mentre la pista era praticamente vuota.
Paolo non fa altro che bere rhum e coca e io non sono da meno. Ora ditemi cosa può succedere a uno che è abituato a bere al massimo il succo di ananas a pranzo quando comincia a ingurgitare litri di superalcolici? Beh succede l’inimmaginabile. Paolo diventa il mito della serata, tutti lo applaudono e alcuni lo vogliono anche picchiare ma lui niente resiste e si butta pure sulle bariste.
Io intanto mi godo lo spettacolo e mi mangio le mani per non aver portato la macchina fotografica, per immortalare questi meravigliosi momenti di delirio.
Usciamo alle 3 stremati e sudati come neanche succede al 15 di agosto dopo un pomeriggio passato al sole a fare il pic nic all’Idroscalo. Ci dirigiamo barcollanti e urlanti verso il mitico pandino ma veramente non ce la sentiamo di guidare e da bravi ragazzi, decidiamo di abbandonare la macchina e di dirigerci a piedi verso casa. Ci metteremo ben 1.30 minuti prima di arrivare dalle parti di casa nostra. Dopo aver rischiato di essere accoltellati, derubati, malmenati siamo finalmente davanti a casa. Ma c’è qualcuno appoggiato alla porta, chi è ? Carlo? Beh che succede? Ha dimenticato le chiavi di casa prima di uscire. Allora mi giro verso Paolo (che intanto cercava di avere una conversazione con la porta dell’ascensore) e gli dico: Oh dammi le chiavi? E lui: ma quali cazzo di chiavi vuoi? Quelle che ho lasciato in macchina? E io: NOOOOOOOOOOOOO
Tutto questo urlando sul pianerottolo alle 4/5 del mattino.
E sapete cosa abbiamo fatto? Poiché nessuno voleva tornare alla macchina e visto che comunque non ci saremmo ricordati la strada, abbiamo dormito fuori sul pianerottolo, fino a quando abbiamo chiamato Vanza. Si perché lui ha le chiavi di casa nostra, tanto praticamente vive con noi.
Il Vanza arriva alle 10.30 dopo che tutti i vicini ci hanno visto in quello stato indecente e Paolo aveva anche vomitato nel posacenere esterno. Vanza arriva e si permette pure di commentare dicendo: ma non vi vergognate ridurvi così alla vostra età!
Ora, ringrazia che non sei ancora morto, perché sei l’ultimo a dover parlare di queste cose (http://5coinquilini.blogspot.com/2005_06_01_5coinquilini_archive.html ricordate il fucsia va con tutto?) e soprattutto non lo sei solo perché altrimenti avremmo dovuto rovistare nei tuoi vestiti per trovare le chiavi!
Insomma il Vanza si permette di farci pure una predica di mezz’ora e ci disturba pure l’ultimo spazio di cervello ancora libero dal mal di testa.
La giornata sarà però caratterizzata dalle urla di Paolo che in preda a degli attacchi di panico ancora si chiede come sia potuta succedere una cosa del genere.Ah, quando è andato a riprendere la macchina è stato visto aggirarsi in lacrime e abbracciare il pandino per averlo abbandonato una sola notte.
Robe da pazzi!
2 Comments:
primo:
SI, sono diventato il mito della serata ma credi che sia così tanto difficile diventarlo in un posto in cui ci sono due trentenni annoiati e due adolescenti in piena guerra nucleare di ormoni?
secondo:
IO, non ho pianto e abbracciato al mio pandino casomai ho fatto un pò di pensieri sulla serata e concorderai con me che svegliarsi dopo aver sboccato l'anima sul pianerottolo e scoprire o meglio ricordare di aver lasciato la macchina, che in quanto a sistemi di sicurezza è più sicuro il pollaio di mia nonna, in una delle zone di Milano che assomiglia al Bronx non sia il massimo.
e terzo, perchè ci deve sempre un terzo punto se vuoi che questo sia un elenco:
VANZA, sei proprio un coglione!!!
Mi sono riletto la storia del "fucsia va con tutto" ed è mezz'ora che sto ridendo come un pazzo.
By Anonimo, at gio dic 01, 07:52:00 PM 2005
eddai paulett si scherza.
Non ti infeltrire, come dice il Vanza...
By Anonimo, at ven dic 02, 06:30:00 PM 2005
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