5coinquilini

giovedì, settembre 22, 2005

THE CANDYMAN CAN

Ok una piccola premessa sul perché siamo tanto legati alla storia di Willy Wonka.
Da quando ho memoria, la mattina di Natale, Carlo si presentava a casa mia e con mio fratello guardavamo questo film. È stato un appuntamento irrinunciabile della mia infanzia al pari dei papurotti mangiati il 6 gennaio, il piciu pacio di mia nonna ai primi di novembre, il nuoto il mercoledì pomeriggio, i fuochi d’artificio alla villa reale all’inizio dell’estate e un sacco di altre cose che da bambino fai sempre (magari anche controvoglia) e a cui poi da grande ripensi con nostalgia.
Io e Carlo sapevamo da circa un anno e mezzo che sarebbe uscito il film di Tim Burton, lo abbiamo letto su internet poi sempre sulla rete abbiamo visto il trailer.
Il film con Gene Wilder era una bruttura rispetto al libro. Il film era melenso e nella prima parte anche abbastanza noioso, le canzoncine erano qualcosa di osceno, tranne quella del candyman (poi ripresa da quel genio di Homer Simpson, trasformandola in garbageman, ma questa è un'altra storia).
Insomma il film degli anni ’70, stilisticamente parlando, non è il massimo ma a noi piccoli bambini che odiavano il Natale, piaceva un sacco!!! E sinceramente anche adesso che siamo grandi e che magari abbiamo visto film un po’ più belli, il Willy Wonka vecchio stile non lo possiamo dimenticare. Ogni volta che lo guardiamo sono sempre ricordi e bei momenti.
Visto la nostra devozione a questa storia abbiamo visto anche il film, un mesetto fa, in inglese in una copia che una nostra amica ci ha portato from London. Bellissimo!
Ma che paura Mr Wonka! Un vero maniaco! Quei guantini di lattice viola, i capelli alla Prince Valiant, il sorrisetto cinico e cattivo. Per non parlare della scena di VerusKa, un vero incubo! Milioni di scoiattoli che la assalgono e la buttano dentro al buco della spazzatura. E gli umpa loompa? Dove sono finiti i piccoletti verdi e arancio? Via! Al loro posto un brutto uomo duplicato milioni di volte che si cimenta in balletti al limite dell’osceno.
Tim Burton è un vero genio e su questo non si discute ma il suo film non è certo per bambini. E meno male aggiungerei. Comunque la ricercatezza della scenografia, la luce assurda e tutti gli accorgimenti stilistici che usa il regista sono spettacolari.
Tutto questo per dire che il film ci è piaciuto un sacco ma che è piaciuto a due ragazzi di 23 anni e che la magia che crea il vecchio film non la possiamo certo dimenticare…
Però una domanda sorge spontanea, che fine ha fatto il mitico candyman?