5coinquilini

martedì, settembre 20, 2005

I MITICI ANNI ‘90

“Tappetini nuovi arbre magique deodorante appena preso che fa molto chic”
Paolo sembra aver trovato una nuova passione: la musica tamarra e orribile del decennio scorso.
Dopo aver sfoderato l’arte del dj sabato sera e dopo essere stato acclamato a furor di popolo durante la festa, il Paolo sembra in preda al più classico dei deliri e si aggira per casa con cassettine di ogni tipo.
Ha tirato fuori le mitiche cassettine gialle e rosse degli 883, la cassetta di “Spiagge e lune” di Fiorello, insieme a due o tre incisioni della Pausini, Gianni Morandi e la svolta dance…
Ora, vivendo in 5 ognuno ha i suoi gusti e su questo non si discute, però è inevitabile che per il possesso dello stereo si litighi sempre.
Di solito funziona così: lo stereo è collocato in soggiorno e se tu sei lì da solo puoi mettere quello che vuoi e nessuno ti può dire niente. Il problema subentra quando siamo tutti lì o quando mangiamo tutti insieme e vogliamo sentire un po’ di musica. Tye ascolterebbe roba metallara tutto il giorno, a me e Sara va un po’ tutto bene, Carlo magari preferisce suoni un po’ più morbidi e ritmi un po’ meno rumorosi ma anche lui si adegua abbastanza, John non ha voce in capitolo perché è qui da poco e neanche dovrebbe viverci, il problema vero (come sempre) è Paolo. Un vero maestro nell’arte del rompicoglionaggio!
Ieri mentre stavamo mangiando Paolo ci delizia con l’album “Nord Sud Ovest Est”. Partono i cori di insulto ma niente, l’architetto non vuole cedere e professa come assoluto capolavoro artistico il componimento “Non ci spezziamo”. Dopo l’ennesimo insulto Paolo se ne esce con questa frase: “E tu che incassi colpo su colpo ed ogni volta tu sei morto e poi risorto”. A questa grandiosa citazione (dalla canzone citata sopra) tutti si piegano in un religioso silenzio, perché per quanto possiamo disprezzare quella musica, Paolo con la sua forza di volontà ci ha davvero stupito. In fondo quelle canzoni, per quanto non lo vogliamo ammettere, le sappiamo un po’ tutti e hanno attraversato parte della nostra infanzia e anche l’adolescanza.
Non è che si può sempre ascoltare roba buona, ogni tanto un po’ di cazzeggio fa anche bene alla salute, ma soprattutto all’umore.
Beh insomma la serata finisce con noi che facciamo a gara a scegliere la canzone più assurda (vincerà la mitica “O me o quei deficienti lì), con noi che cantiamo e gridiamo l’inno generazionale “Sei un mito”, che balliamo su “Si o no”, che ci commuoviamo durante “Non c’è”, che facciamo i cori su una non meglio precisata canzone di Jovanotti stile Sei come la mia moto, sei proprio come lei. Momento di colore e calore della serata la gara per la miglior imitazione di quel gran genio di Mauro Repetto. Indovinate chi ha vinto? No non Paolo ma Tye. Allucinante perché neanche l’aveva mai visto! Ma dopo aver osservato Carlo che si contorceva nel miglior ballo tunz tunz, l’emigrante al centro della pista si dimena e tutti giurano che lo spirito di Repetto si sia impossessato di lui per un momento.
Tye vince così la cassettina gialla e la possibilità di scegliere la musica per la cena di domani.
Comunque Paolo andrà a dormire con un sorrisetto soddisfatto manco fosse Gesù che converte gli infedeli alla sua religione.