Cito il mio pomeriggio passato a casa con Giulia.
"Luca secondo te quanti gradi ci sono oggi?"
Se me lo dici mentre stai stirando capisci da sola che la risposta è contaminata dai gradi che quel cazzo di ferro da stiro arcobaleno sta buttando fuori ridendo di noi.
"Luca scegli un cd"
Scegliere o avere la possibilità di farlo è una gran cosa ma se appena tocco un cd tu dici, no quello no l'ho già ascoltato stamattina, no quello no fa schifo, no quello no non mi piace, no quello no non è mio, no quello no...capisci da sola che il concetto di scelta è contaminato da tutti i no che sei riuscita a pronunciare in tre minuti.
Sono a torso nudo sul divano più caldo del mondo con Giulia che stira di fronte a me, sono sudato, ho caldo, ho sete, ho fame, ho sonno, alla tv un orribile telefilm europeo con adulti che si fingono ragazzini ballerini e che ballano mezzi nudi. Ma non sudano. Sto per addormentarmi ma mi risveglio sempre più sudato dopo pochi minuti. Esiste qualcosa di più schifoso di un succo alla carota? Apro la bottiglia e viene fuori un odore di fieno nauseante. Bevo acqua di rubinetto. "Giulia usciamo?""Devo finire di stirare puoi cambiare cd se vuoi" Trovo estremamente pericoloso stirare a piedi nudi. E' realmente pericoloso? "Fa caldo""Ho capito ma se ci resti fulminata poi vedrai che caldo che ti senti addosso".
Trovo estremamente pericoloso anche stirare in canottiera e calzoncini con un'americano arrapato che gira per casa. Ma la ragazza con il ferro è assolutamente incosapevole di tutte queste cose. Trovo della birra cinese nella stanza dell'architetto. "Sarà ancora buona?""Dipende quand'è il capodanno cinese perchè mi sa che Paolo l'ha presa lì""Mah" Stappo, bevo, scivola veloce fino in fondo e fa schifo come qualsiasi birra cinese, scaduta o meno. Fortuna che Giulia non stira le mutande come mia madre e spegne quell'oggetto infernale. Inutile. Cazzo ce ne frega di andare in giro con i vestiti piegati, andassimo tutti in giro stropicciati non ci sarebbero problemi e risparmieremo un sacco di cose. Ora deve mettere a posto tutte le cose. Mi assopisco di nuovo davanti alla tv.
Poi mi alzo vado in camera sua e vedo uno scatolone. Di già? Già ci sono gli scatoloni. Penso che non posso comprendere fino in fondo quanto faccia male quello che sta passando, la sensazione di lacerazione che si prova. Gli sforzi che ci mette per non farlo pesare a nessuno. La paura che si deve sentire addosso in un momento come questo. Apro lo scatolone ma è di Sara e lascio perdere. Vedo una foto che non avevo mai notato, sulla scrivania. Io, Carlo e Giulia forse a Natale o una cosa simile perchè davanti abbiamo il tronchetto di natale di cioccolato. Carlo in mezzo con le braccia intorno al mio e al collo di Giulia. Vorrei piangere. Sul serio. Torno in soggiorno. "Dove l'hai presa questa?"" Me l'ha data mio padre, assurda vero?""allucinante". Ci sono io da bambino con lo sguardo nel vuoto, Carlo felice come non me lo ricordavo e Giulia con l'espressione che aveva sempre da bambina. I capelli biondi che ora sono castani e la mia tuta di snoopy. Adoravo snoopy. Non si capisce dove siamo, quando, chi ha scattato la foto. Mi fa male questa foto e la penserò tutto il giorno. Mi chiedo se quando è stata fatta riuscivamo solo ad immaginare quello che sarebbe successo. Giulia che a 19 anni e se ne va via per tre mesi, mio padre che se ne va per sempre, Giulia che torna e va a vivere con Carlo, Carlo che 4 anni dopo se ne va anche lui a Londra. E adesso che ognuno se ne va per la sua strada. Mi chiedo quando sarà il prossimo natale, quando potremmo fare di nuovo la foto davanti al tronchetto o quando potrò indossare di nuovo la tuta di snoopy. Credo mai. Resto in silenzio fino a quando Giulia dice "dovresti tagliarti i capelli" "Credo anche io" Rispondo mentre cerco di assumere una posizione umana. Giulia mi taglia i capelli. E' una cosa strana farsi tagliare i capelli da qualcuno che conosci, in realtà è strano farseli tagliare da lei. Mi sembra di essermi tolto un maglione pesantissimo. La macchinetta sulla testa e i capelli che se ne vanno mi regalano fresco. Soprattutto perchè Giulia non sa tagliare i capelli e non riesce a non farmi avere l'aspetto di un deportato e allora taglia sempre più corto per pareggiare. Praticamente ora sono pelato. "Si rinforzeranno un casino". Cosa ne sa poi Giulia di queste cose che è andata dal parrucchiere solo per il matrimonio di suo cugino e per la festa di 25 anni di matrimonio dei suoi. Ha gli stessi capelli di quando aveva 10 anni. L'unica ragazza che non si è mai messa delle schifezze colorate sui capelli, che non ha la minima idea di cosa sia un taglio scalato o una frangetta, che detesta andare da un parrucchiere e farsi prestare attenzione da gente sconosciuta. E questa ragazza che non ha mai visto un parrucchiere tagliare dei capelli sta affondando una macchinetta infernale sul mio cranio. Alla fine non è venuto neanche male. Piace anche alla mia ragazza che si è stranita quando gli ho detto che me li aveva tagliati Giulia. "Non sapevo facesse la parrucchiera""Non sapevo che oggi fosse la serata faccio la stronza su tutto".
Nota a margine: sto leggendo un libro della Santacroce, non me la sento di citarlo. Non ho ancora capito se mi fa cagare o vomitare, quando lo capisco magari metto un pezzo.
Doppia nota a margine: lo so che ti incazzerai quando leggerai.