BE YOURSELF NO MATTER WHAT THEY SAY
W Sting. Un mito, più di 50 anni e un gran concerto in Piazza Duomo di un'ora e trenta.
Ieri pomeriggio mi chiama mio padre e mi dice che mia zia, cioè sua sorella di anni 34 vuole venire al concerto e che quindi prima passerà da casa mia per fermarsi a cena. Lei e il suo nuovo compagno. Che io ho visto una sola volta e distrattamente. Il programma è che li passa a prendere Luca, così vengono con una sola macchina, poi si fermano qui e poi andiamo tutti al concerto. Non è che io abbia tutta questa voglia. Ho lavorato tanto, sono stanca, devo studiare, voglio riposarmi. E per di più nessuno mi ha chiesto niente di questo programma della serata organizzato a mia insaputa. Ma comunque accetto anche perchè pare non possa fare altrimenti.
Devo cucinare e io non so cucinare. Ma proprio niente. E in casa non c'è nessuno che possa aiutarmi. Così esco sul pianerottolo e prego perchè ci sia la Cesi nella porta accanto. La vicina che chiunque sognerebbe di avere. Mi apre e gli dico se può darmi una mano. Inutile dire che entro 3 minuti la Cesi si era già fiondata nella cucina a preparare, lei e Deni il bambino di 3 anni che vive nella porta accanto e al quale lei fa da tata. Lei cucina e io sto con Deni. La Cesi è stata chiara ha detto:"ti aiuto se non metti piede in cucina". Io ovvio, dico: "si si". La Cesi ci spedisce al supermercato a comprare delle cose e mentre facciamo la spesa Deni mi insegna tutte le parolacce in albanese che ha imparato da suo cugino. Terribili. Tre anni e parla correttamente la lingua dei suoi genitori e quella del paese in cui vive.
Alle 7 arriva Vanza con mia zia e Marco. Trentacinquenne simpatico. La Cesi ovvio che si ferma a cena visto che ha cucinato lei ma Deni no perchè la mamma se lo viene a riprendere e lei non si vuole fermare.
A me piace mia zia, mi sta simpatica e non lo posso dire di tutti i miei parenti. Mio padre ha tre sorelle femmine, tutte più piccole di lui. Quando ero piccola ero convinta che le mie tre zie fossero le sorelle di occhi di gatto. Perchè erano tre e rispettavano le età del cartone animato, perchè erano alte, perchè erano brune e avevano gli occhi chiari. Ma ne ero proprio convinta contro ogni dubbio.
E poi mi convinsi, a fatica, anche del contrario. Ora una di loro vive in Germania, sposata ad un tedesco. Una se ne sta sempre in giro e l'altra è questa appassionata di Sting.
Mangiamo e poi siamo pronti per andare al concerto. Nel frattempo sono arrivati Paolo e Sara. Paolo non viene al concerto perchè la sua ragazza non vuole e vuole fare altro. Sara ci viene ma si organizza per i fatti suoi. Tyler non è pervenuto in tempo utile.
Luca ha lasciato la macchina a Zara e poi ha preso la metro per essere più comodo per il ritorno. Prendiamo la metro e scendiamo al Duomo quando i Negramaro hanno già iniziato il concerto. Ormai non c'è verso che mi veda un concerto intero di questo gruppo. Abbastanza bravi anche se non è che mi facciano impazzire. Caldo, caldo e ancora caldo. Fa un caldo assurdo, un calore che sale dall'asfalto e che si moltiplica persona per persona. Chiamiamo Marchino e lo raggiungiamo abbastanza vicino.
Poi verso le 10.30 comincia Sting. Il batterista è un mito. Grosso, direi enorme regge alla grande tutto il concerto. E la batterià è la prima cosa che si sente, forte e precisa. Il concerto finisce verso mezzanotte. Ci sono tutte le canzoni più famose di tutta la sua carriera. Fortuna perchè io non è che sia sta grande fan di Sting e a parte qualche disco dei Police non è che abbia ascoltato molto dei suoi lavori nuovi, a parte appunto le canzoni più famose. Siamo circondati da veri fan che ci correggono quando io e Luca ci chiediamo quanti anni abbia Sting. Io dico: "avrà 55 anni". E un signore accanto a me: "53 quest'anno!!". Scusa. Poi mentre cantava Luca mi chiede: "ma come si chiama questa canzone?" E una signora con aria acida ci informa del titolo che ovvio non mi ricordo. Insomma bel concerto.
Le uniche cose negative sono: il volume troppo basso, le luci troppo alte, quei cazzo di ombrelloni dotati di motorino puzzolente che continuavano a girare per tutto il concerto lasciando una scia di odore allucinante. Acqua, birra, coca tutto il tempo e andavano anche veloci falciando tutta la gente. Solo in un'ora ne sono passati 3 davanti a noi. Il mito però, il tipo che "guidava" l'ombrellone della Peroni con la maglietta con scritto D&G Dammela e Godo. Che trash.
E finito il concerto facciamo giusto in tempo a prendere l'ultima metro e vado con tutti loro a Zara a prendere la macchina. Rischiamo di essere investiti da un tram nell'incrocio che porta sul Viale che io non ho mai capito. Uno degli incroci più assurdi di Milano e ce ne andiamo in un bar. Mia zia e il suo compagno sono contenti del concerto e della cena. Luca e Marchino sono contenti della serata e alla fine pure io. Mi sarei pentita a restare a casa.
E sono le 2.30 quando Luca mi riporta a casa, quando saluto tutti e me ne vado a dormire. E stasera c'è la notte bianca ma me ne sto sul serio in casa.
Ieri pomeriggio mi chiama mio padre e mi dice che mia zia, cioè sua sorella di anni 34 vuole venire al concerto e che quindi prima passerà da casa mia per fermarsi a cena. Lei e il suo nuovo compagno. Che io ho visto una sola volta e distrattamente. Il programma è che li passa a prendere Luca, così vengono con una sola macchina, poi si fermano qui e poi andiamo tutti al concerto. Non è che io abbia tutta questa voglia. Ho lavorato tanto, sono stanca, devo studiare, voglio riposarmi. E per di più nessuno mi ha chiesto niente di questo programma della serata organizzato a mia insaputa. Ma comunque accetto anche perchè pare non possa fare altrimenti.
Devo cucinare e io non so cucinare. Ma proprio niente. E in casa non c'è nessuno che possa aiutarmi. Così esco sul pianerottolo e prego perchè ci sia la Cesi nella porta accanto. La vicina che chiunque sognerebbe di avere. Mi apre e gli dico se può darmi una mano. Inutile dire che entro 3 minuti la Cesi si era già fiondata nella cucina a preparare, lei e Deni il bambino di 3 anni che vive nella porta accanto e al quale lei fa da tata. Lei cucina e io sto con Deni. La Cesi è stata chiara ha detto:"ti aiuto se non metti piede in cucina". Io ovvio, dico: "si si". La Cesi ci spedisce al supermercato a comprare delle cose e mentre facciamo la spesa Deni mi insegna tutte le parolacce in albanese che ha imparato da suo cugino. Terribili. Tre anni e parla correttamente la lingua dei suoi genitori e quella del paese in cui vive.
Alle 7 arriva Vanza con mia zia e Marco. Trentacinquenne simpatico. La Cesi ovvio che si ferma a cena visto che ha cucinato lei ma Deni no perchè la mamma se lo viene a riprendere e lei non si vuole fermare.
A me piace mia zia, mi sta simpatica e non lo posso dire di tutti i miei parenti. Mio padre ha tre sorelle femmine, tutte più piccole di lui. Quando ero piccola ero convinta che le mie tre zie fossero le sorelle di occhi di gatto. Perchè erano tre e rispettavano le età del cartone animato, perchè erano alte, perchè erano brune e avevano gli occhi chiari. Ma ne ero proprio convinta contro ogni dubbio.
E poi mi convinsi, a fatica, anche del contrario. Ora una di loro vive in Germania, sposata ad un tedesco. Una se ne sta sempre in giro e l'altra è questa appassionata di Sting.
Mangiamo e poi siamo pronti per andare al concerto. Nel frattempo sono arrivati Paolo e Sara. Paolo non viene al concerto perchè la sua ragazza non vuole e vuole fare altro. Sara ci viene ma si organizza per i fatti suoi. Tyler non è pervenuto in tempo utile.
Luca ha lasciato la macchina a Zara e poi ha preso la metro per essere più comodo per il ritorno. Prendiamo la metro e scendiamo al Duomo quando i Negramaro hanno già iniziato il concerto. Ormai non c'è verso che mi veda un concerto intero di questo gruppo. Abbastanza bravi anche se non è che mi facciano impazzire. Caldo, caldo e ancora caldo. Fa un caldo assurdo, un calore che sale dall'asfalto e che si moltiplica persona per persona. Chiamiamo Marchino e lo raggiungiamo abbastanza vicino.
Poi verso le 10.30 comincia Sting. Il batterista è un mito. Grosso, direi enorme regge alla grande tutto il concerto. E la batterià è la prima cosa che si sente, forte e precisa. Il concerto finisce verso mezzanotte. Ci sono tutte le canzoni più famose di tutta la sua carriera. Fortuna perchè io non è che sia sta grande fan di Sting e a parte qualche disco dei Police non è che abbia ascoltato molto dei suoi lavori nuovi, a parte appunto le canzoni più famose. Siamo circondati da veri fan che ci correggono quando io e Luca ci chiediamo quanti anni abbia Sting. Io dico: "avrà 55 anni". E un signore accanto a me: "53 quest'anno!!". Scusa. Poi mentre cantava Luca mi chiede: "ma come si chiama questa canzone?" E una signora con aria acida ci informa del titolo che ovvio non mi ricordo. Insomma bel concerto.
Le uniche cose negative sono: il volume troppo basso, le luci troppo alte, quei cazzo di ombrelloni dotati di motorino puzzolente che continuavano a girare per tutto il concerto lasciando una scia di odore allucinante. Acqua, birra, coca tutto il tempo e andavano anche veloci falciando tutta la gente. Solo in un'ora ne sono passati 3 davanti a noi. Il mito però, il tipo che "guidava" l'ombrellone della Peroni con la maglietta con scritto D&G Dammela e Godo. Che trash.
E finito il concerto facciamo giusto in tempo a prendere l'ultima metro e vado con tutti loro a Zara a prendere la macchina. Rischiamo di essere investiti da un tram nell'incrocio che porta sul Viale che io non ho mai capito. Uno degli incroci più assurdi di Milano e ce ne andiamo in un bar. Mia zia e il suo compagno sono contenti del concerto e della cena. Luca e Marchino sono contenti della serata e alla fine pure io. Mi sarei pentita a restare a casa.
E sono le 2.30 quando Luca mi riporta a casa, quando saluto tutti e me ne vado a dormire. E stasera c'è la notte bianca ma me ne sto sul serio in casa.
3 Comments:
io ci vado alla notte bianca ma non mi voglio disfare come l'anno scorso. Me ne sto buono a girare per le strade ed evito la stazione centrale. Non si sa mai, visto passate esperienze che fanno tanto giovane ma che lasciano segni indelebili.
Soprattutto perchè ora l'English man non mi può venire a riprendere di pomeriggio dopo aver passato la notte a dormire in un prato. Che brutti ricordi!
By Anonimo, at sab giu 24, 11:10:00 AM 2006
paolino stai a casa con me a disfarci di film. Dai.
By Anonimo, at sab giu 24, 03:26:00 PM 2006
Non ci siamo però Giulia. Sono le 6.30 e tu sei in casa a sfasciarti di film con un prossimo trentenne in crisi prematrimoniale, in preda a pentimenti della lunghezza di un anno. E lo sai chi mi ricordi cara? No, non lo dico che suonerebbe come insulto.
Che poi io e Marchino veniamo lì dopo esserci sfasciati in giro, quindi se non vuoi che ti svegliamo tieni la porta aperta o le chiavi al solito posto.
Senza possibilità di risposta perchè non era una richiesta. Dai.
By Anonimo, at sab giu 24, 06:37:00 PM 2006
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