HEINEKEN JAMMIN FESTIVAL
Ieri doveva essere una giornata tranquilla che avevo deciso di passare tra casa e università, invece non è successo niente di tutto ciò. Sto a casa a guardarmi Beverly Hills (oddio quanto sembrano antichi) e Silvia mi chiama per dirmi che ha due biglietti per il concerto a Imola. Scendo subito, dico io. In 10 minuti sono vestita, lavata e con lo zaino pronto. Non che mi porti molta roba. Silvia ci mette un pò ad arrivare perché è bloccata sulla tangenziale (maledetta Milano) ma alle 12 siamo in macchina. Il viaggio è normale fino a quando mentre alla radio impazza a massimo volume il cd dei Chemical Brothers, a 15 Km da Bologna, in terza corsia Silvia dice: "Spegni! Spegni la radio! Non accelera più la macchina!" Supermanovra per arrivare alla piazzola di emergenza e cercare di non restar fermi in terza corsia senza essere investite. Quando la macchina muore definitivamente nella piazzola non sappiamo cosa fare. Oddio stiamo calme. Siamo in mezzo all'autostrada, con una macchina che non è nostra (era di un amica di Silvia), abbiamo appena rischiato di essere falciate da delle macchine. Ci guardiamo e: "che cazzo facciamo!?"Usciamo dalla macchina e andiamo al punto SOS per chiamare il carro attrezzi e ovviamente nella macchina non ci sono i giubbottini fosforescenti. Scendiamo nel prato, più che altro un fosso, giusto per non camminare in mezzo all'autostrada e chiamiamo il carro attrezzi. Arriva dopo 30 minuti. Ci è andata bene, pensavamo di restare ore sotto il sole delle 3 ad aspettarlo. Ci porta ad un'officina e pretende di essere pagato subito. 100 euro, in contanti signorine. Paghiamo e restiamo con 25 euro. Oddio come facciamo a tornare a casa? Non possiamo neanche prendere il treno. Fortuna che i ragazzi dell'officina erano quanto di più onesto si potesse trovare in un meccanico. Ci dicono che è saltato un fusibile di non so cosa e che devono cambiare una cinghia di non so cosa. Chiamo Paolo. "Sono bloccata a Bologna con la macchina che non va più e senza soldi." E lui: "ma non sei in camera tua?" E io: "noooo" E lui: "ma mi stai pigliando per il culo, aspetta che vado a vedere"..."oddio sei veramente a Bologna! Cazzo ci fai a Bologna?" Io l'ho chiamato solo perchè volevo sentirmi dire cosa dovevo fare e invece lui crede pure che lo stia prendendo in giro per chissà quale motivo con uno scherzo che non farebbe ridere nessuno. Allora mi dice di aspettare cosa dicono i meccanici e in caso dovessimo restare qui mi dà il numero di un suo amico che potrebbe ospitarci e poi vediamo cosa fare. Meno male.
Il meccanico intanto ravana nella macchina per capire bene se il guasto è solo quello. Dopo soli 45 minuti la macchina era pronta. Una fortuna nella sfiga. Lui dice che ci sarebbero altre cose da fare ma che ci mette a posto il necessario per tornare a Milano. Ora dobbiamo arrivare a Imola, sono le 6.30 e vogliamo vedere i Depeche Mode. Dobbiamo pagare 41 euro. Come cazzo facciamo? Silvia dice: "io ho il bancomat". Ma cazzo adesso lo dici che già mi stavo immaginando mille modi per avere un pò di soldi? Ecco allora paghiamo e ce ne andiamo. La macchina va, per fortuna. L'autostrada e la statale per Imola sono completamente bloccate, noi dobbiamo arrivare al concerto. Così il meccanico ci fa una super piantina per tutti i paesi in modo da tagliare completamente l'autostrada. Alle 8 siamo all'autodromo. I biglietti li abbiamo gratis che questo amico di Silvia ci ha messo in una lista. Cassa accrediti. "Ragazze i vostri nomi non ci sono". No! Non è possibile, basta, sono stremata, ci abbiamo messo otto ore ad arrivare, fa caldo, è dalle 9 di mattina che non mangio niente, quasi mi metto a piangere. Silvia chiama subito il suo amico che ci fa avere in 10 minuti due biglietti. Finalmente. Dopo un lungo cammino (quanto è distante il palco?) e mille controlli (dio, neanche in aeroporto ti fanno tutti sti controlli) arriviamo al palco. I negramaro: "Ciao ragazzi grazie!" Ah bene bel concerto. Ma noi vogliamo i Depeche Mode. Inutile dire che sono distrutta. Mangiamo: 13 euro. I soldi stanno scomparendo a poco a poco. I 5 euro del parcheggio, 2 euro l'acqua e menate simili. Voglio una birra ma non me la posso permettere, mica posso pagare con il bancomat! Vabbè chi se ne frega, l'importante è che sia al concerto. Puntuali alle 21.30 iniziano. Bello bellissimo il concerto. Non vissuto in pieno perchè ero veramente distrutta e in certi momenti pensavo anche di uscire e sdraiarmi sul prato, però ormai me lo dovevo godere per bene. Loro bravissimi, soprattutto Martin Gore. Un mito. A parte quei mille mila ragazzi ubriachi che continuavano a romperci i coglioni e ci costringevano a spostarci continuamente. Finiscono alle 23.30 circa, anche un pò prima. Ora dobbiamo tornare a casa. Io sono morta, non so come Silvia se la senta di tornare fino a Milano in queste condizione ma lei vuole essere il più presto possibile nel suo letto e pure io. Partiamo. Con la paura che risucceda la stessa cosa. Invece niente, sono a casa alle 4, svengo nel letto. Dovrei farmi una mega doccia ma sono troppo stanca. Mi sono svegliata alle 9, perchè non riesco mai a dormire per 8 ore decenti? Spiego a Paolo tutto che ride amabilmente di tutte le nostre sfighe e dice: "hai realizzato un tuo sogno". E' vero sono salita sul furgoncino del carro attrezzi, una delle cose che volevo assolutamente fare da bambina, peccato non abbia più 6 anni e che il viaggio di 2 Km non fosse proprio gratis.
Il meccanico intanto ravana nella macchina per capire bene se il guasto è solo quello. Dopo soli 45 minuti la macchina era pronta. Una fortuna nella sfiga. Lui dice che ci sarebbero altre cose da fare ma che ci mette a posto il necessario per tornare a Milano. Ora dobbiamo arrivare a Imola, sono le 6.30 e vogliamo vedere i Depeche Mode. Dobbiamo pagare 41 euro. Come cazzo facciamo? Silvia dice: "io ho il bancomat". Ma cazzo adesso lo dici che già mi stavo immaginando mille modi per avere un pò di soldi? Ecco allora paghiamo e ce ne andiamo. La macchina va, per fortuna. L'autostrada e la statale per Imola sono completamente bloccate, noi dobbiamo arrivare al concerto. Così il meccanico ci fa una super piantina per tutti i paesi in modo da tagliare completamente l'autostrada. Alle 8 siamo all'autodromo. I biglietti li abbiamo gratis che questo amico di Silvia ci ha messo in una lista. Cassa accrediti. "Ragazze i vostri nomi non ci sono". No! Non è possibile, basta, sono stremata, ci abbiamo messo otto ore ad arrivare, fa caldo, è dalle 9 di mattina che non mangio niente, quasi mi metto a piangere. Silvia chiama subito il suo amico che ci fa avere in 10 minuti due biglietti. Finalmente. Dopo un lungo cammino (quanto è distante il palco?) e mille controlli (dio, neanche in aeroporto ti fanno tutti sti controlli) arriviamo al palco. I negramaro: "Ciao ragazzi grazie!" Ah bene bel concerto. Ma noi vogliamo i Depeche Mode. Inutile dire che sono distrutta. Mangiamo: 13 euro. I soldi stanno scomparendo a poco a poco. I 5 euro del parcheggio, 2 euro l'acqua e menate simili. Voglio una birra ma non me la posso permettere, mica posso pagare con il bancomat! Vabbè chi se ne frega, l'importante è che sia al concerto. Puntuali alle 21.30 iniziano. Bello bellissimo il concerto. Non vissuto in pieno perchè ero veramente distrutta e in certi momenti pensavo anche di uscire e sdraiarmi sul prato, però ormai me lo dovevo godere per bene. Loro bravissimi, soprattutto Martin Gore. Un mito. A parte quei mille mila ragazzi ubriachi che continuavano a romperci i coglioni e ci costringevano a spostarci continuamente. Finiscono alle 23.30 circa, anche un pò prima. Ora dobbiamo tornare a casa. Io sono morta, non so come Silvia se la senta di tornare fino a Milano in queste condizione ma lei vuole essere il più presto possibile nel suo letto e pure io. Partiamo. Con la paura che risucceda la stessa cosa. Invece niente, sono a casa alle 4, svengo nel letto. Dovrei farmi una mega doccia ma sono troppo stanca. Mi sono svegliata alle 9, perchè non riesco mai a dormire per 8 ore decenti? Spiego a Paolo tutto che ride amabilmente di tutte le nostre sfighe e dice: "hai realizzato un tuo sogno". E' vero sono salita sul furgoncino del carro attrezzi, una delle cose che volevo assolutamente fare da bambina, peccato non abbia più 6 anni e che il viaggio di 2 Km non fosse proprio gratis.
9 Comments:
oddio Giulia sperduta in mezzo all'autostrada sotto il sole cocente.
Ma domani pomeriggio ci cuociamo al parco? Lo so che stasera vuoi stare a casa ma domani ci vediamo alle 16 a Palestro e poi ci alcolizziamo da qualche parte.
Ricorda: non venire in motorino che poi non sei in grado di tornare a casa.
E lo scrivo qui perchè mi si è rotto il telefono e sto per uscire per non fare ritorno fino a lunedì mattina.
E rispondi se uno ti chiama! Che palle!
By Anonimo, at sab giu 17, 03:05:00 PM 2006
che palle lo dici alla sorella che non hai!
Ma non ho capito dove devo rispondere se non sei raggiungibile?
Comunque vengo e stasera sto a casa che sono stanca e devo studiare.
By Anonimo, at sab giu 17, 03:49:00 PM 2006
martino e basta mi ringrazi???
accidenti eh
e dave dove me lo metti?
la disavventura è rocambolesca al punto giusto, sembrate proprio paperino e paperoga
e il mio architetto che non posso circuire sembra nonna papera in ansia per tutti!
sbirci la mia recensione su scanner.it e mi dici se è la stessa scaletta del concerto di febbraio?
giusto perchè li rivedrò a luglio all'olimpico , e volevo sperare in un a qualche minima variazione di scaletta!
ciao cara,
F.
By meria, at sab giu 17, 04:05:00 PM 2006
Pur non ricordandomi perfettamente le canzoni mi pare che la scaletta sia un pò la stessa.
Dopo enjoy the silence han fatto una pausa (ingiusta secondo me). Poi ha cantato Gore da solo e alla fine han fatto “Never let me down again” sempre con la storia delle braccia come hai scritto tu.
L'inizio uguale con "A Pain That I'm Used To" e poi dopo un paio di canzoni "John The Revelator".
Insomma a meno che cambino a luglio mi sa che è la stessa. Poi magari il concerto dentro ad un festival è diverso rispetto ad un loro concerto normale. Non so. Questo è quello che mi ricordo.
By Anonimo, at sab giu 17, 08:42:00 PM 2006
puntualizzo.
Ero tornato a casa da 10 minuti convinto che Giulia stesse in camera sua a studiare e pernsavo ad uno scherzo quando mi ha chiamato. Che poi non avrebbe fatto ridere è vero. Che sembro nonna papera non so. A volte direi zio paperone con moti di bontà e altruismo. Solo momenti.
Non approfittate però.
Vado a pranzo dalla mia mammina.
By Anonimo, at dom giu 18, 11:59:00 AM 2006
"..nonna papera che fa le torte all'orso Gelsomino/prprio nel senso che lo ha fatto a pezzi/ lo ha macerato con il maraschino.."
in questa chiave pulp di bisio, ti ci vedi di più?
By Anonimo, at dom giu 18, 01:25:00 PM 2006
si direi di si
By Anonimo, at dom giu 18, 09:49:00 PM 2006
Ma come,
due donzelle in difficoltà e tutto quello che i "salvatori" sanno dire è 100E anticipati? Manco nel Bronx sta cosa....
Ma non avete contrattato per nulla? Magari gli si lasciava un documento un qualcosa ,per non restare a secco, magari gli si dava un tot di acconto....
Di solito alle ragazze ste cose si fanno....un poco di cavalleria eccheè!!
Comunque disgrazia superata ,concerto goduto, l'importante è questo, ciao ragazzi...
franalemax
By Anonimo, at lun giu 19, 08:18:00 AM 2006
Hai ragione un pò di sconto poteva farcelo. Abbiamo anche tentato di sfoderare le nostre migliori armi ma il tipo non ha ceduto. Ma mi sa che è una tariffa fissa quella del carro attrezzi.
Però le nostre doti ammiccatorie hanno sortito l'effetto desiderato con i meccanici che ci hanno messo a posto la macchina subito e ci hanno fatto lo sconto. Almeno loro.
By giulia, at lun giu 19, 09:15:00 AM 2006
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