5coinquilini

mercoledì, maggio 31, 2006

VANZA CHIAMA LA CITAZIONE RISPONDE 11

Ho avuto una grande passione per la letteratura dell'800 quando ero adolescente. Passai un'intera estate a leggere "I fratelli Karamazov". Mentre non leggevo ritornavo il solito pirla di sempre ma avendo portato a termine poche cose nella mia vita pensavo di poter cominciare a diventare adulto con quel libro. Più di mille pagine che non pensavo di finire. Ora, leggo solo contemporanei e mi dispiaccio un pò per questo. L'anno scorso comprai la "Recherche" di Proust e semmai arriverò alla vecchiaia quello sarà il mio libro. Sta lì nella libreria con le pagine che si ingalliscono piano piano. Quando sarò vecchio lo aprirò e lo leggerò, dovrà rappresentarmi, sarà vecchio anche lui. Sarà invecchiato con me. Ecco se fossi un egiziano quel libro lo vorrei sepolto con me. Anche se non arriverò al tempo della sua lettura, vorrei fosse con me per rappresentare o la vecchiaia che non ho avuto oppure quella che ho avuto con lui.
La citazione di oggi però si rivolge al primo grande vero libro che portai a termine. L'inizio.

"Giudica dunque Tu stesso chi fosse nel giusto: Tu, o colui che allora Ti interrogò. Rammenta la prima domanda: seppure non proprio alla lettera, il suo significato è questo: "Tu vuoi andare nel mondo, e ci vai con le mani vuote, con non so quale promessa di libertà, che quelli, nella loro semplicità e nella loro ingenita sregolatezza, non possono neppure concepire, e ne hanno timore e spavento - giacchè nulla mai fu per l'uomo e per la società più insopportabile della libertà! Ma vedi codeste pietre, per questo nudo e rovente deserto? Convertile in pani, e dietro a Te l'umanità correrà come un branco di pecore, dignitosa e obbediente, se anche in continua trepidazione che Tu ritragga la mano Tua e vengan sospesi loro i Tuoi pani". Ma Tu non hai voluto privar l'uomo della libertà, e hai rifiutato la proposta: giacchè, dove sarebbe la libertà (hai ragionato Tu), se il consenso fosse comperato col pane? Tu hai ribattuto che non di solo pane vive l'uomo: ma sai che in nome appunto di questo pane terreno insorgerà contro Te lo spirito della terra, e verrà a guerra con Te, e Ti vincerà, e tutti lo seguiranno, gridando: "Chi può paragonarsi a questa fiera: essa ci ha dato il fuoco rapito dal cielo!" Sai tu che passeranno i secoli e l'umanità proclamerà, per bocca della sua sapienza e della sua scienza, che le male azioni non esistono, e quindi non esiste peccato, ma ci sono affamati e basta? "Prima sfamateli, e poi chiedete loro la virtù": ecco che starà scritto sulla bandiera che brandiranno contro Te, e alla cui ombra sarà distrutto il tempio Tuo. Al posto del tempio Tuo sarà innalzato un nuovo edificio, sarà innalzata di nuovo una tremenda torre di Babele, e sebbene anche questa non verrà condotta a termine, come quella d'allora, ma purtuttavia Tu avresti potuto evitare questa nuova torre, e abbreviar di mill'anni le sofferenze degli uomini: giacchè a noi per l'appunto torneranno costoro, quando si saranno tormentati per mill'anni intorno alla loro torre! Allora essi ci ricercheranno sotto terra, nelle catacombe dove ci saremo nascosti, ci ritroveranno e alzeranno a noi l'invocazione: "Dateci da mangiare, perchè coloro che ci han promesso il fuoco del cielo, non ce l'hanno dato". E allora saremo noi a condurre a termine la loro torre, giacchè a termine la condurrà chi darà da mangiare, e da mangiare lo daremo noi soli, in nome Tuo, e mentiremo dicendo di farlo in Tuo nome. Diranno: "Magari schiavi, ma dateci da mangiare". [...] Si persuaderanno pure che non potranno mai essere liberi, perchè sono deboli, pieni di vizi, inconsistenti e sediziosi. Tu hai promesso loro il pane del cielo, ma ripeto ancora, che paragone può esserci mai, agli occhi della debole, eternamente viziosa, eternamente ignobile schiatta degli uomini, fra quello e il pane della terra?"
- Fedor Dostoevskij- [I Fratelli Karamazov]


Nota a margine: mi scuso per la lunghezza ma il pezzo meritava tutto e oltre. La leggenda del Grande Inquisitore, punto centrale del libro, andrebbe insegnato a memoria a scuola. Come grande esercizio di letteratura, di filosofia, di dialettica e di critica. E' noto poi a chi mi conosce che Ivan è senza dubbio uno dei più grandi personaggi mai raccontati. Il fatto che questo poema sia stato fatto recitare a lui la dice lunga su quanta sia la sua potenza e su quanto l'autore creda in pieno nelle capacità del suo personaggio.

11 Comments:

  • Vanza per dirla bene, ti riesce di fare il grande intellettuale dei miei coglioni, però ritorna in te che immaginarti mentre tutto concentrato leggi Dostoevskij proprio non mi riesce. Per il resto ricordo l'estate della tua lettura e pure la successiva, se la mia testa da vecchia non mi inganna.
    Bello questo pezzo comunque. Complicato. Troppo.
    E scrivo solo perchè so che sei ansioso e se nessuno ti risponde hai paura che la vedi solo tu sul tuo computer. Stai diventando troppo nevrotico. Fatti una vacanza.

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 04:56:00 PM 2006  

  • Senti Giulia non mi dire che sono nevrotico. Detto da te poi che sei ipocondriaca ai massimi livelli.
    Comunque io sono un utente ansioso e questo l'avevamo capito.
    Però nella vita non sono nevrotico. O si? Cioè secondo te sono nevrotico? Ansioso? Nelle cose comuni intendo, sono nevrotico? Puoi dare una definizione precisa della parola nevrotico? E dell'ansia? Non so se ne soffro. Rispondi in fretta che devo uscire dall'ufficio. Tutte queste domande mentre mi suda la fronte perchè ho l'ansia della risposta, vogliono dire che sono nevrotico? Dimmelo tu se sono nevrotico!!!!!!!!! Ansia!!!!!!!ahhhhhhhhhhhhhhhh

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 05:23:00 PM 2006  

  • Allora NEVROTICO è chi è affetto da NEVROSI, cioè:
    1 TS psic., disturbo della sfera psicofisica che si manifesta con quadro sintomatologico caratterizzato da stati di ansia, da fobie e psicopatologie comportamentali, da alterazione delle funzioni organiche, che, a differenza della psicosi, non comporta nel soggetto perdita di coscienza o lucidità né alienazione mentale.

    Capito?!
    Purtroppo non posso accedere all'enciclopedia medica del paolino, custode di tutti i miei possibili mali. E IO sto guarendo dalla mia ipocondria acuta. Ieri mi sono anche cancellata dalla newsletter di pagine mediche, che mi regalava una malattia alla settimana. Sappi che è stato un grande passo. Non avrò più informazioni sulle nuove malattie in circolazione.
    Chi diceva che il sapere rende liberi?

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 05:42:00 PM 2006  

  • No non ho capito bene.
    Psicopatologie comportamentali sarebbero? Però preferirei essere psicotico che nevrotico. Vuoi mettere le fobie contro la perdita di coscienza o lucidità. Cioè tutto naturale senza droghe?

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 05:52:00 PM 2006  

  • ero io

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 05:52:00 PM 2006  

  • adesso chiedo a Pandarius di spiegarti bene cos'è un nevrotico. Se ti guardi allo specchio puoi già averne una definizione superficiale.
    E lo so che sei stato tu a mandarmi quella mail con le notizie sulle operazioni. Bastardo!
    Tu e chi ti ha prestato l'indirizzo!

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 05:56:00 PM 2006  

  • Non sono stato io ma il tuo spasimante cugino di quell'altro. Io avrò fomentato un pò la cosa ma il tasto invio l'ha premuto lui.
    Meno male che ti sei cancellata dalle pagine mediche mi sembrava una bruttissima idea quella.
    Adesso allora aspettiamo una buona definizione di nevrotico.


    Ecco abbiamo intasato i commenti della mia grande citazione con questa discussione sulla mia nevrosi e sulla tua ipocondria! Ora, visto che Zeno l'ho già messo, mi toccherà metter qualcosa sull'ipocondria. Ma non Molière. Troppo facile.

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 06:04:00 PM 2006  

  • vedi che sei nevrotico!
    Si commenta la citazione non altro!
    E' nevrosi.
    E precisione allo stremo. Ti fa male parlare con Paolo.

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 06:12:00 PM 2006  

  • Giulia chiama e la definizione risponde.
    Le nevrosi sono malattie psichiatriche caratterizzate da segni di disagio psichico, sintomi caratteristici e tratti di personalità che inibiscono i comportamenti sociali senza che si realizzi un alterato rapporto cognitivo con la realtà esterna o con la propria identità ( deliri ed allucinazioni ), e senza determinare disgregazione dei processi di pensiero, dell'affettività e dei comportamenti, impoverimento o chiusure autistiche.
    A conferma di un'organizzazione autenticamente nevrotica in breve ci stanno i seguenti elementi:
    conflitto Es- Super Io ( desiderio-proibizione )
    angoscia di castrazione ( punizione )
    sentimenti di colpa
    fissazione alla fase edipica, raggiunta ma non risolta
    Alla prossima lezione di Io psicologa, Tu malato

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 31, 07:59:00 PM 2006  

  • no vanza direi che i tuoi rapporti sociali non sono tanto inibiti, anzi!
    Sui deliri però ci siamo.
    Angoscia di castrazione, come stai messo?

    grazie a pandarius, la nostra psicologa di fiducia.

    By Anonymous Anonimo, at gio giu 01, 07:19:00 AM 2006  

  • Un altra bellissima citazione dal Vanza, bella ma veramente impegnativa...

    Io vi vedo come nell Attimo Fuggente dove degli amici commentavano strofe o poesie o testi o canzoni, e vi ritrovo come loro....bello, lo facevamo anche noi tempo fà...

    Giulia,
    lontano dagli occhi lontano dal cuore, una mia amica che fà la Dottoressa Generica, si crede di avere tutte le malattie dei pazienti....soprattutto quando è in maremoto col tipo..troppo assurdo....sarà un pò di Ansia da somatizzazione...
    comunque, grande e coraggioso passo!!

    ciao franalemax

    By Anonymous Anonimo, at gio giu 01, 08:58:00 AM 2006  

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