5coinquilini

lunedì, maggio 22, 2006

IL WEEK END

VENERDì
Giornata normale. Lavoro, lavoro, lavoro. Scazzi con il mio supercapo che mi rispedisce a casa a fare cose per me impossibili e con le quali lotto ancora.
Alla sera esco, c'è anche Vanza con la sua ragazza. Andiamo in un posto vicino al parco Sempione. 8 euro e ripeto 8 euro per un coca e rhum. Dio mio 8 euro. Che cazzo!
Di notte ho avuto un incubo tremendo, forse dovuto al pensiero di aver speso 8 euro per un cavolo di bicchiere pieno di coca cola e rhum. Mi alzo nel mezzo della notte ansimante e sudata. Percezioni amplificate a mille e linea di separazione tra sveglio e dormiente inesistente. Per cinque minuti buoni sono stata ferma seduta al centro del letto a respirare affannosamente, chiedendomi se ero sveglia o meno e ascoltando ogni minimo rumore che mi sembrava un boato potentissimo. Ho chiamato Sara che non c'era e sono uscita dalla stanza buttandomi in corridoio gridando. Fortuna che c'era Paolo che mi ha calmato. Così ho dormito nel letto di Carlo, anche se non esiste, per non stare in stanza da sola.
SABATO
Paolo dice: visto che siamo tutti stressati facciamo una festa.
Va bene architetto. Il problema è che ho passato tutto il pomeriggio davanti al computer mentre aspettavo una mail importantissima dal mio capoccia e cercavo di finire il lavoro che avevo iniziato venerdì. Entrambi sono andati in fallimento.
Solite robe da organizzazione capillare di pubbliche relazioni. Solite finte pulizie della casa. Metti tutto nell'armadio di Paolo, tanto c'è spazio.
Esigo che questa sera si rompa il vaso che mi ha regalato mia madre. Una cosa inutile e orribile. "Ma viene dall'Olanda." Ma sempre brutto è. Però non ho il coraggio di buttarlo o di nasconderlo, quindi voglio che qualcuno distrattamente lo rompa, così lo posiziono sul tavolino in posizione strategica per la rottura immediata. Vorrei metterci anche la piastrella di ceramica ma quella è appesa al muro e non avrebbe senso su un tavolino.
Paolo tira di nuovo fuori le cassettine colorate degli 883. E no adesso basta con il balletto Mauro Repetto. "Ma quello lo devo fare per forza. Assolutamente. La gente se lo aspetta."
Si infatti vengono tutti solo per l'architetto che ubriaco in mutande fa la mossa del gomito di Repetto. I suoi colleghi già in possesso di prove visive dell'accaduto, vengono solo per quello ma gli altri se lo vorrebbero risparmiare almeno questa volta.
Paolo è irremovibile e le cassettine vengono posizionate accanto allo stereo. Pronte all'uso.
Arriva la gente. Vanza non si vede.
Il tutto va avanti senza grossi problemi e con le solite cose. Gente che non sai chi è, gente ubriaca, Paolo ubriaco, Paolo che ci propina di nuovo la mossa del gomito, devo dire anche acclamato dalla folla che ha preteso il Balletto Repetto in grande stile. Tyler bersagliato da ragazze, Sara appiccicata al suo ragazzo, io che vago con sguardo perso fino alla fine.
Nota di colore e calore: il ritorno di John. Che ormai vive in simbiosi con i suoi coinquilini siciliani. Che prepara la sua solita roba alla frutta che ti uccide dopo 3 secondi, che lancia sguardi di fuoco, pensando di non essere visto da nessuno, a Sara.
Mi spiace ma non posso raccontare altro perchè mi sono persa dopo un paio di ore.
DOMENICA
Mi sono svegliata con la testa pronta ad esplodere. Visto che non prendo medicinali cerco di farmi una doccia ma il bagno è impraticabile previa pulizia rigeneratrice a fondo. Allora vado in soggiorno. Marchino dorme sul divano. Nello sfascio totale della casa guardo il tavolino e vaffanculo campeggia ancora lustro e splendente il vaso olandese.
E mi sembra pure che mi sorrida dicendomi: "volevi farmi fuori ma ho vinto io!"
Forse è meglio che qualcosa per il mal di testa me lo prenda questa volta.
Esco e prendo il motorino, in un’ ora sono a casa dei miei. Con la faccia migliore della mia vita e l'umore a mille.
Pranzo e torta per salutare mio padre che se ne va in Belgio due settimane a fotografare giardini di non so cosa. Mia madre sempre più incazzata per le continue assurdità di mio padre e per la presenza di Umberto. Amico romano di mio padre e compagno di viaggio in quest'occasione. Nonché procacciatore del lavoro.
Ci sarebbero le solite domande da sopportare se non fosse che l'argomento centrale della giornata sarà...indovinate...Carlo! E perché è partito e adesso cosa farà e si è trovato un lavoro e con chi vive e ho visto sua madre e mi ha chiesto questo e suo fratello ha detto quest'altro e quando torna e adesso la sua stanza...bastaaaaaaaaa. Poi mia madre in grande stile: ma tu come stai? E ricominciano gli sguardi e gli atteggiamenti da veglia funebre di cui mi rifiuto di parlare ancora.
Fortuna che Umberto è divertente e parte del tempo l'ha occupata lui a parlare delle sue cose. Molto discutibili secondo mia madre. Come la figlia di Umberto che a 19 anni parte e se ne va a vivere in Canada da un presunto zio che l'Umberto non si ricordava neanche come si chiamava. Mia madre assume sempre di più la forma di un punto di domanda di fronte alle varie esternazioni di Umberto sui suoi figli, liberi come il vento, come dice lui. Mio padre sorride e gode della sana pazzia del suo amico e di tutte e le paranoie perbeniste di mia madre.
Arriva anche il Vanza e suo padre. Caffè, torta, parole, parole, parole e Vanzetti che viene agguantato da mia madre per farsi spiegare la storia di Carlo. Riesce a dribblare le domande e alle 6 finalmente sono sulla macchina del Vanza direzione Milano. Direzione casa mia. Direzione camera senza parole. Direzione niente perbenismo. Direzione domanda a Luca. Perchè ieri sera non sei venuto?Vanza direzione schiviamo le domande. Direzione mi sembra una risposta ovvia. Direzione mi sa che la risposta non la vuoi sentire. Direzione da oggi un pò andrà sempre così.

10 Comments:

  • Minchia che fine settimana d'inferno!!!! Ed il vaso non si è neanche rotto. Strano, alle feste è un miracolo se si salva qualcosa.

    By Anonymous Anonimo, at lun mag 22, 11:20:00 PM 2006  

  • che bel post.
    sul finale,direzione Palahniuk.

    By Blogger meria, at mar mag 23, 12:52:00 AM 2006  

  • ma me la dovevi dire questa cosa del vaso. L'avrei rotto senza problemi.
    Stasera vengo lì. Posizionalo sul tavolo, a lato, mentre mi offri un caffè sono sicuro che in qualche modo lo prenderò dentro e saprò rovinarlo a dovere.

    By Anonymous Anonimo, at mar mag 23, 10:08:00 AM 2006  

  • WOW complimenti ragazzi, il classico WE da The day After...

    Cavolo sarà che poi dalla trentina in poi di ste cose non ne fai più tante (tranne qualche SONORA SBORNIA quando le mogli e/o fidanzate, le dolccissime, non ci sono o allargano il cappio!!) ...ma mi mancano....

    Però ...quando ci vuole ci vuole, ogni tanto , ciao e saluti al d'oltremanica!!
    franalemax

    ps: ma il vaso.....INCOLUME?ma veramente ....MIRACOLO!!!

    By Anonymous Anonimo, at mar mag 23, 05:14:00 PM 2006  

  • a me quel vaso piace. E non si è rotto perchè IO ho avuto l'accortezza di spostarlo sul mobiletto accanto al divano. Poi quando sono andato a dormire l'ho rimesso sul tavolino, visto che al pomeriggio scassavi tanto perchè fosse posizionato lì. Dio Giulia questi piani diabolici di sabotamento materno non ti riescono mai.
    Caro franalemax dici che visto che sono prossimo ai 30 pure io dovrei passare ad una vita ritirata e onesta al posto di vivere con questi giovani barbari?

    By Anonymous Anonimo, at mar mag 23, 05:48:00 PM 2006  

  • che bello tornare a casa da una giornata pesantissima e scoprire:
    1. che non c'è nessuno in casa quindi nessuno ha fatto da mangiare
    2. che non ho la minima voglia di cucinare
    3. che tanto non c'è niente da mangiare
    4. che quel cazzo di vaso continua a lanciarmi sguardi di sfida
    5. che la sua non morte è stata determinata da un architetto prossimo ai trenta affetto da crisi tardo adolescenziali
    6. che se la vogliamo dire alla maniera di Chuck "siamo noi stessi a creare gli eventi drammatici della nostra vita e che per tutta la vita cerchiamo il disastro in modo da essere ben allenati per quando finalmente arriverà il disastro definitivo."
    7. che "senza qualcuno da incolpare non sopravviveremmo un secondo"
    8. che se l'architetto torna tra poco potrebbe diventare ciò che Camerata Stizza fu per i suoi temporanei coinquilini.

    Perchè l'ironia è la nuova forma di serietà.

    By Anonymous Anonimo, at mar mag 23, 08:09:00 PM 2006  

  • ma se sei andata a casa dei tuoi in motorino e sei tornata con la macchina del Vanza, ora sei senza motorino?

    By Anonymous Anonimo, at mar mag 23, 09:20:00 PM 2006  

  • si perchè il motorino serviva a mio fratello che ha la macchina dal meccanico e io posso usare i mezzi in questi giorni.
    Ammazza che precisione!

    By Anonymous Anonimo, at mar mag 23, 09:32:00 PM 2006  

  • Giulia la precisione in quello che scrivi è importante.
    Ma mi chiedo quella gran testa di minchia di tuo fratello non poteva usare la vespa?
    Ovviamente scherzo...

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 24, 09:34:00 AM 2006  

  • Ciao Paolo,allora sei tu il responsabile...ah..e io che stavo per chiamare L'Esorciccio !!

    Beh vedi, io per lavoro negli ultimi tempi aumentando di responsabilità, ho DOVUTO mettere la testa a posto pur mantenendomi i miei SANI e INVIOLABILI MOMENTI DI SCLERO & SCAZZO...

    Ci sono nella vita a volte alcune circostanze che ti obbligano ad essere in un modo...a ambiare un poco...

    Pensami fino a tre anni fà in periodo Primavera Estate , una settimana sì ed una no, per riprendersi, relazionare ogni mattina ad una Divinità (trattasi di Manager-Direttori di Stabilimento di nota Azienda Multinazionale Italo-Americana che produce Macchine Agricole) reduce rispettivamente da , un Lunedì all'After Hour sulla spiaggia a Portorecanati, Martedì Schiuma Party in nota disoteca della riviera Marchigiana sempre da quelle parti, Mercoledì beh, infiltrato a festa Universitaria MACERATESE sempre con donna&friends al fianco , ore totalizzate di sonno vicine alle 6 media 2 per notte....
    Giovedì , beh, birretta con amici senza Dolcissime...
    Venerdì qualcuno OSA portatri anche a TEATRO, Sabato che voi fà, si va al localozzo in riva al mare per scatenarsi a ballare come idioti, eh ma che idioti, GOLDRAKE, GIANNA & AFFINI...
    Domenica sei in coma con donna sul letto e ti svegli che è Lunedì....

    Poi di Inverno, ovvio ,si andava in letargo con le solite uscite del caso pub, pizzeria ogni tanto disco che non ci piace di inverno perhè si fà il ballo della Sardina..quindi non è degno di nota

    E sentirti comunque in playback mentre in riunione spari le stronzate più impossibili del mondo, lo sai che i tuoi dati sono errati e che presto o tardi ti sgamenranno e ti cazzieranno al mille , ma vicini alla verità chè l'esperienza costa sangue e quindi non è mica acqua....

    GODITELA FINCHE' PUOI, senza esagerare , con il rispetto della vita tua ed altrui, ma GODITELA!!!
    ci sarà poi tempo per il compromesso, come me ora, e poi per le cose serie, la famiglia (oh, io ci sono andato vicino eh, non vuol dire che poi non ci si possa divertire, in maniera un poco più responsabile eh...!)
    ciao e scusa l'Eneide franalemax

    By Anonymous Anonimo, at mer mag 24, 09:45:00 AM 2006  

Posta un commento

<< Home