5coinquilini

martedì, aprile 18, 2006

QUEL BRAVO RAGAZZO STRANIERO

Domenica io, mio padre e Tyler siamo partiti per andare in montagna da mia zia per festeggiare Pasqua. Ad attenderci mia madre, in missione da tre giorni, zie, cugini, amici di famiglia e altri sconosciuti. La casa di mia zia è enorme, più o meno 10 posti letto in una mansarda piena di letti a castello e un paio di letti matrimoniali. I posti saranno più o meno riempiti tutti.
Partiamo alle 10 e il viaggio scorre abbastanza bene. L'autoradio della macchina di mio padre si inceppa alla prima galleria e optiamo tutti per una cassetta. Abbiamo due scelte: la discografia completa di Claudio Baglioni (di mia madre) e "Cross road" dei Bon Jovi. Scegliamo la seconda. E quando Giovanni BonGiovanni comincia a cantare Livin’ On A Prayer è il delirio. Io e l'american non ci tratteniamo e cantiamo tutta la canzone. Cosa che si ripeterà con Someday I'll be saturday night e ovviamente Always. Le altre le sapevo tutte ma non volevo dare a vedere troppo di essere stata una fan del gran tamarro che è mr BonGiovanni.
Quando arriviamo ho una gran angoscia addosso. Nessuno conosce Tye che non assomiglia proprio al figlio del mobiliere brianzolo e mia madre l'ha visto si e no un paio di volte e quelle non sono state neanche tanto tranquille.
Entriamo. Un casino di gente ed è subito consuetudine: "Oh ma come sei cresciuta! da quanto tempo non ti vediamo!come va l’università? Il tuo amico è straniero?"
Fortuna che c'era Tye perchè l'attenzione si è magicamente spostata su di lui. Tutto il tempo a chiedergli da dove veniva, come mai era in Italia, da quanto, quanto tempo vuole restare, come si trova a Milano...Lui rispondeva meravigliosamente e con grande pazienza a tutto quello che gli chiedevano e a quello che non capiva o sorrideva o diceva "questo è buonissimo" indicando il piatto. Momento di panico quando mio zio si avvicina al New Yorker e gli chiede: cosa ne pensi di Bush? La risposta di Tye (per fortuna): "questo è buonissimo". Grande! Ti voglio sempre più bene. E intanto lui si scofana di tutto. Antipasto, primo, secondo, di nuovo secondo, dolce, colomba, caffè e amaro digestivo alle erbe di montagna.
Finito di mangiare mio padre vuole uscire da casa, pressato dalla troppa gente e in cinque andiamo a fare un giro. Tye continua a dire che a lui la natura piace un sacco, la montagna, le passeggiate nei bosci, stare all’aperto. Seeeeeeeee, come no! Nato e cresciuto a New York ora abita a Milano nel traffico più assurdo. Il massimo della natura che ha visto è l'Idroscalo. E' un gran paraculo l'americano. Si fa volere bene da tutti. Sorride, dà pacche sulle spalle, beve grappa insieme a tutti, prende una porzione doppia di tutto e alla fine sparecchia pure. Ma quando mai si è visto? Che a casa non ha mai lavato neanche un cucchiaino!
Però meglio così. Lui non vuole discurtere con nessuno e visto che è da parecchio tempo lontano dalla sua famiglia, gli fa un sacco piacere ricevere tutte queste attenzioni ed essere ben voluto da tutti.
Cena e partita a carte. Poi io, Tye e due miei cugini ci facciamo un giro in un bar lì vicino. Ma su invito dell'americano torniamo a casa presto. Andiamo a dormire che è più o meno mezzanotte.
Alla mattina ci sono tre persone; mia madre, mia zia e la moglie di mio cugino arroccate in cucina a preparare i pizzoccheri. A me non hanno fatto prendere neanche un pò di caffè, “perchè ormai è troppo tardi”. A Tye che si è alzato mezzora dopo di me, hanno preparato la colazione completa. Eccheccazzo, adottatelo!
La giornata scorre tranquilla e dopo il pranzo che ha decimato metà dei presenti si continua a giocare a carte e poi risiko e poi monopoli e poi un sacco di altre cose che io non sopporto. La rompipalle della festa sono ovviamente io e l'americano è diventato "quel bravo ragazzo straniero".
Verso sera, dopo cena, siamo pronti a partire e tutti continuano a chiedere a Tye di venire a Natale, a varie cene, di farsi vedere ogni tanto. Partiamo e per fortuna la radio è morta, altrimenti ci sarebbe toccata la discografia di Claudione.
I miei ci lasciano a Milano e decidono di non salire (meno male). Così torniamo a casa e troviamo solo Paolo sul divano che guarda la tv. Mi chiede: com'è andata?
E io gli dico: tutto bene, grazie. Stessa domanda a Tyler, e lui: non ho mai mangiato così tanto, troppo belle le feste in famiglia
E Paolo: Che paraculo che sei Tyler!
ps: la foto è sempre su gentile concessione di mio padre

4 Comments:

  • l'ho sempre detto io che l'immigrato è il re dei paraculi.
    Ma ti è andata bene giuls, alle cene ora puoi sempre portarti dietro lui.

    Hai visto com'è conciato Carlo dopo questi giorni a casa dei suoi?

    By Anonymous Anonimo, at mar apr 18, 01:59:00 PM 2006  

  • A proposito per la serie "Ma altre domande da fare no?" Ma l'americano quanto starà in Italia e come mai è in Italia??? Comunque abbastanza tagliato il newyorkese!!!!

    By Anonymous Anonimo, at mar apr 18, 04:33:00 PM 2006  

  • Tye è in Italia per finire il dottorato in matematica e statistica per le scienze computazionali. Una roba da supergeni.
    E' qui da quasi due anni e il dottorato ne dura tre. Se poi resterà qui non lo sa, ma visto gli stipendi da fame dei ricercatori e il progresso della ricerca americana credo gli convenga tornarsene là.
    Anche se lui dice sempre che gli Stati Uniti non gli piacciono ed è per questo che ha deciso di vivere qui.
    Da supergenio si adatta ad ogni situazione e da matematico cerca sempre di ottenere il risultato più alto. Non vuol dire che è una specie di calcolatore ma che cerca di trovarsi sempre al meglio in un ambiente così diverso dal suo.

    By Anonymous Anonimo, at mar apr 18, 04:54:00 PM 2006  

  • Il mio racconto vuole narrare di una svolta. Ci metterò qualcosa di mio ma la maggior parte saranno cose inventate. Ed insomma, questa cosa comincia ad entusiasmarmi. Speriamo contiunui così.

    By Anonymous Anonimo, at mar apr 18, 05:34:00 PM 2006  

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